Romano: «Palazzo San Giacomo è incapace di gestire l’ordinario»
«Il Comune di Napoli non ha smaltito 1.100 tonnellate che pur a fatica avevamo assicurato attraverso i dispositivi della centrale flussi a partire dal 15 dicembre, giorno in cui la città era praticamente ripulita. Delle due l’una: o qualcuno ha interesse a creare il problema per motivi che francamente non comprendiamo o dobbiamo registrare una incapacità gestionale da parte degli amministratori di Palazzo San Giacomo»: l’assessore regionale Giovanni Romano parte all’attacco dell’amministrazione napoletana.
Il no agli sversamenti a San Tammaro dietro la crisi? «No, ad Asìa abbiamo dato la possibilità di sversare in altre discariche eimpianti regionali, ma ha opposto mille problemi. Così noi abbiamo ridotto i conferimenti dei Comuni della provincia per aiutare Napoli città senza riuscire a centrare l’obiettivo».
Gli stir di Tufino e Giugliano sono saturi? «Non è così: il rallentamento delle operazioni è dovuto alla protesta dei lavoratori che non hanno ricevuto la tredicesima da Asìa. I problemi attuali, lo ripeto, sono dovuti a difficoltà interne all’azienda».
Poi c’è stato il problema di Enerambiente «Certamente due giorni di sciopero dei lavoratori sono stati deleteri. In ogni caso, soprattutto quando sembra che condizionamenti esterni contribuiscano a creare disservizi, bisogna avere il coraggio di schierarsi con decisione contro le imprese malavitose e noi lo abbiamo fatto».
La Regione, insomma, non c’entra niente con la spazzatura in strada? «Lo ripeto ancora una volta: a noi spetta solo il compito di affiancare e sostenere il lavoro di Province e Comuni. Di sicuro non siamo i netturbini della Campania. L’assessore comunale Giacomelli la smettesse di cercare capri espiatori e di addossare ad altri responsabilità che gli sono proprie per nascondere l’evidente incapacità a gestire la situazione ordinaria della città».