E sul gassificatore si spacca la maggioranza

Alcuni consiglieri lasciano la riunione durante la quale si illustrava l'iniziativa
20 dicembre 2010 - Franco Agrippa
Fonte: Il Mattino Caserta

Marcianise L’amministrazione comunale va avanti con il progetto di realizzazione di un gassificatore a Marcianise, la maggioranza si spacca ed il comitato Mamme e famiglie insiste sulla necessità di un impianto di riciclo. Il sindaco, Antonio Tartaglione, che dopo l’annuncio della richiesta dell’impianto di gassificazione da 90 mila tonnellate dichiarò di volersi confrontare con la cittadinanza per fugare qualsiasi dubbio sulla sua pericolosità, venerdì pomeriggio ha convocato gli assessori ed i consiglieri comunali di maggioranza per un incontro chiarificatore sul tema. Ad illustrare tecnicamente il gassificatore, i rischi ed eventuali benefici, la dottoressa Ester Romeo, che pur sottolineando l’esigenza di un’impiantistica in provincia di Caserta per far fronte allo smaltimento dei rifiuti ha, comunque, evidenziato i potenziali rischi del gassificatore derivanti da una cattiva gestione. Diversi consiglieri, però, venendo a conoscenza dell’argomento, hanno abbandonato la riunione in evidente disaccordo sulla localizzazione dell’impianto a Marcianise. Tra questi Enrico Gionti del Pdl, Antonio Tartaglione e Tommaso Acconcia dei Democratici Popolari, Giuseppe Zibideo di Vento di Centro. Intanto, continua l’opposizione di molti cittadini all’ipotesi della realizzazione del gassificatore. Il comitato Mamme e famiglie ha fatto sapere che sarà presente in piazza Umberto I tutte le domeniche mattine ed i giorni festivi per fare informazione e sensibilizzazione sul problema ambientale e specificamente sul trattamento rifiuti. «La rivoluzione sta proprio nel portare a risorsa ciò che è sempre stato travisato come problema irrisolvibile – affermano i rappresentanti del comitato - il solo pensare che la Campania ha bisogno di gassificatori, significa che i nostri amministratori sono lontani dal considerare i rifiuti come risorsa. Il conferimento in discarica e l’incenerimento sono stati archiviati come metodi del Medioevo». Prendendo ad esempio il centro riciclo di Vedelago, il comitato sostiene che l’eco-rivoluzione nello smaltimento sarebbe possibile anche in Campania come è già concreta in Veneto, Lazio, Sardegna, Sicilia. Un sistema di trattamento iperselettivo dei rifiuti solidi urbani della frazione secca, capace di recuperare il 98,8 per cento del conferito e poi rivenderlo. «Marcianise potrebbe prendere ed essere da esempio per la Campania – dicono ancora quelli del comitato - un impianto per il trattamento dell’indifferenziato costerebbe sui 14 milioni di euro, mentre un impianto di gassificazione ne costa 200, con un impiego di manodopera di 10 nel primo e di 1 nel secondo. Ma la cosa più importante è che si risolverebbe il problema rifiuti, salvaguardando ambiente e salute». Insomma la reazioni nei confronti dell’iniziativa del sindaco Tartaglione sembrano, al momento, tutte negative in ordine alla realizzazione del nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti.

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