Cumuli di nuovo sopra 1000 tonnellate per i visitatori «monnezza tour» con foto
Una notte di raccolta «quasi del tutto regolare», così la definisce l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli, fatto sta che a una settimana esatta dal Natale lungo le strade, fra i vicoli e nelle piazze di Napoli a terra ci sono ancora 1.300 tonnellate di spazzatura. Nella notte tra venerdì e sabato, informano da palazzo San Giacomo, le operazione di raccolta da parte di Asìa e delle aziende liguri che stanno supportando il Comune partenopeo sono avvenute, alla presenza delle forze dell’ordine. «I conferimenti negli impianti Stir sono stati finora regolari», ha proseguito Giacomelli. «Confidiamo, per la prossima notte, su migliori condizioni metereologiche per recuperare una parte dei rifiuti abbandonati nelle strade cittadine». Stanotte nuovo intervento dell’Esercito coi militari che sono entrati in azione nel quartiere Fuorigrotta, al rione Traiano. Ad operare, la task force del 21esimo Genio guastatori della Brigata Garibaldi con diciotto camion ribaltabili Hd6, tre pale meccaniche e un bobcat. Ogni operazione di rimozione è preceduta da operazioni di disinfestazione, attuate dal nucleo disinfettori della sanità militare che interviene con l’obiettivo di abbassare la carica batterica dei cumuli e, successivamente, per bonificare l’area occupata dall’immondizia. Sono in corso le ricognizioni dei militari e i colloqui con polizia municipale e Asìa per coordinare l’intervento. Nei giorni scorsi il quantitativo di rifiuti in strada era sceso fino a quota 500 tonnellate: «Ma purtroppo, a causa dello sciopero e della mancata raccolta, il quantitativo ancora in strada è poi aumentato», ha spiegato ancora l’assessore della giunta di Rosa Russo Iervolino. Le strade del centro che vedono ancora i cumuli giganteschi accatastati a ridosso dei cassonetti sono via Foria, via Pessina e via Toledo ma la situazione è peggiore entrando nei vicoletti. L’esempio è il Cavone di piazza Dante dove i quintali di sacchetti sono stati distrutti e il contenuto trascinato dalla pioggia e dalle auto per metri: anche col freddo intenso di queste ultime settimane il tanfo è insopportabile, spiegano i residenti. Le strade gettonate dai turisti continuano ad offrire insieme a chiese e monumenti un «monnezza tour» finito nelle macchinette fotografiche e nelle telecamerine digitali di ogni visitatore straniero. Basti pensare che su Flickr, il principale sito internet per fotografie del mondo, alla voce «Napoli rifiuti» ci sono archiviati poco meno di 10mila scatti. E se a San Gregorio Armeno diventa un must anche il magnete da frigorifero col minisacchetto della differenziata, venduto a 1 euro, sulla monnezza a Capodimonte, altro luogo frequentato dai turisti, non si scherza: ieri notte per protestare contro le auto in sosta selvaggia che avrebbero ostacolato i mezzi degli spazzini, sono state danneggiate alcune vetture nella zona del Moiariello. Insomma, continua a confermarsi il luogo comune - già verificato poche settimane dopo lo scoppio della recente ed ennesima emergenza ambientale - che ha visto trasforti i cumuli di immondizia in insoliti e dinsospettabili attrattori, diciamo così, turistici per i visitatori che malgrado l’emergenza hanno comunque fatto tappa a Napoli. Un paradosso del folklore partenopeo. Al quale, tuttavia, la città non si rassegna. Come hanno dimostrato ieri sera le manifestazioni pacifiche di centiania di cittadini scesi in piazza per chiedere una svolta.