Enerambiente sciopera: in strada 1200 tonnellate

18 dicembre 2010
Fonte: Il Mattino

«Questa volta ci faremo rispettare, lo sciopero selvaggio non funziona, se non escono li licenziamo». Da Asìa fanno sapere che la questione è risolta e che almeno fino a martedì l’accordo reggerà. Per essere ancora più sicuri si è tenuta una riunione in Prefettura sull’argomento. Il prefetto ieri notte ha messo le forze dell’ordine all’esterno delle strutture Asìa per impedire eventuali blocchi. Enerambiente, giova ricordarlo, non ha pagato gli stipendi all’atto del passaggio di cantiere con la Lavajet. Di qui la protesta e la denuncia per interruzione di pubblico servizio di alcuni lavoratori. Asìa ha garantito 2.500 euro netti a loro prima di Natale in attesa che Enerambiente chiarisca la sua posizione. Oggi dunque in strada ci dovrebbe essere un recupero. Atteso che a Chiaiano si possono sversare fino a 900 tonnellate, c’è la possibilità che Napoli riscenda sotto quota mille e che per lunedì - inizio della settimana di Natale - sia pulita. Infatti c’è stata la promessa da parte del presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi di mettere a disposizione domani la discarica di San Tammaro per qualche centinaio di tonnellate. San Tammaro ha una capacità che supera il mezzo milione di tonnellate. Resta il nodo di fondo di come lo smaltimento sia veramente un sistema fragile e che non garantisce 3,5 milioni di persone. A Napoli, infatti, l’altra notte è bastata la protesta di alcuni operai - una trentina, non di più - dipendenti di una delle ditte incaricate della raccolta, per far aumentare a i cumuli di spazzatura e far passare il quantitativo stoccato lungo le strade da 820 a 1.200 tonnellate, vanificando gli sforzi compiuti nei giorni scorsi. Particolarmente pesante la situazione ai Quartieri Spagnoli, una zona nella quale, nel corso delle precedenti emergenze, la rimozione e la pulizia erano sempre state garantite proprio per evitare che i sacchetti ostruissero il dedalo di vicoli e viuzze. Un equilibrio precario, nonostante l’aiuto offerto da altre regioni - come il Lazio che ha ratificato l’accordo - e che preoccupa non poco anche gli amministratori del Comune. Paolo Giacomelli, assessore all’Igiene urbana, ritiene che «bisogna garantire la raccolta nelle prossime notti e che non è accettabile che vi siano ulteriori blocchi». Ma se il capoluogo, anche se lentamente, inizia a intravedere il ritorno alla normalità, non va meglio in diversi comuni della provincia, dove i cittadini rischiano di trascorrere il Natale assediati dai sacchetti. È il caso dell’area flegrea.

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