Sel accusa: IrpiniAmbiente è ormai una scatola vuota
«Sui rifiuti siamo al gioco delle parti, al teatro dell’assurdo». Giuseppe Moricola, sindaco di San Potito Ultra e consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, richiama Pirandello e Beckett per spiegare la situazione di emergenza in cui versa la provincia di Napoli e, per motivi diversi, quella irpina, dove la provincializzazione del servizio di gestione dei rifiuti è invece stata avviata da qualche tempo. «Questa soluzione fu votata all’unanimità - spiega Moricola -. Oggi però IrpiniAmbiente è una scatola vuota, un gestore da crocevia che tende ad assumere contrattualità già in essere. Non sappiamo ad oggi quale sia la situazione finanziaria della società. Si investono inoltre dei conflitti sindacali ma quando si discute di salari, ci si chiede se dietro una vertenza di questo tipo si facciano passare anche gestioni familistiche che in passato hanno già appesantito l’Asa». Il partito di Nichi Vendola esorta una gestione provinciale del servizio che comprenda tutto il ciclo di raccolta e gestione dei rifiuti e che escluda allo stesso tempo l’intervento d’interessi privati. Sel critica l’ipotesi di conservare in capo ai Comuni compiti come la raccolta e il trasporto dei rifiuti, lo spazzamento ed i proventi della Tarsu. «Abbiamo sempre pensato alla gestione pubblica e alla provincializzazione del servizio - spiega Giancarlo Giordano, coordinatore provinciale di Bel - ma Sibilia e la maggioranza di Palazzo Caracciolo hanno un atteggiamento ondivago». Secondo Sel il principio di provincializzazione del servizio è stato contraddetto dalla disponibilità espressa dal presidente della Provincia Cosimo Sibilia a consentire il versamento di 350 tonnellate di rifiuti provenienti da Napoli nella discarica di Savignano Irpino. «Fino al 24 dicembre Savigliano accoglierà tonnellate di rifiuti. Fino a quando questa solidarietà dovrà agire, considerando che l’Irpinia produce il 4% dei rifiuti campani?». Sel chiede inoltre quale sarà il ristoro per il territorio irpino e quali siano gli impegni concreti per la bonifica dei siti di Ariano e Savignano Irpino.