Camion di rifiuti dal Napoletano, altolà dalla Provincia
«Nessuno si azzardi ad avvicinarsi a Maruzzella. Tutt’al più, i rifiuti da Napoli andranno allo Stir, ma soltanto nella misura in cui quelli che entrano nell’impianto «compensano» quelli in uscita. Altrimenti, non autorizzerò nulla». Il presidente della Provincia, Domenico Zinzi, interviene sulle «quote di solidarietà» e sulla possibilità che dal Napoletano possano essere sversati rifiuti negli impianti del territorio casertano. «A Maruzzella, eccezionalmente - chiarisce Zinzi - si è scaricato soltanto domenica scorsa essendosi creata una situazione di particolare difficoltà a Napoli. Motivo per il quale, ci è sembrato opportuno consentire questo flusso straordinario. Ma si è trattato di una eccezione. Da questo momento in poi non consentirò altri sversamenti. Se da Napoli vogliono - aggiunge Zinzi - vadano a scaricare allo Stir». Dunque da corso Trieste arriva un freno: passi accogliere - in sostanza - l’immondizia da Napoli fino al 26 dicembre prossimo (per consentire alla città capoluogo regionale di far fronte a un incremento nel volume di immondizia dovuto alle festività natalizie), ma la Provincia di Caserta intende «preservare» l’invaso di Maruzzella «che deve servire - sottolinea ancora Zinzi - unicamente alle necessità del territorio. Se lo ingolfiamo con i rifiuti di Napoli, la sua capienza si esaurirebbe presto pregiudicando l’autonomia gestionale, nel ciclo dei rifiuti, che come istituzione provinciale stiamo cercando di raggiungere. Per questo motivo - chiarisce - l’unica soluzione percorribile è quella dello Stir di Santa Maria, che risulta al momento utile non solo sotto il profilo tecnico-gestionale ma anche economico». Intanto, dopo l’approvazione dell’emendamento - lunedì in commissione Ambiente della Camera con il voto bipartisan di Pd e Pdl - che «resituisce» ai Comuni la responsabilità dello spazzamento e della raccolta spostando sugli enti comunali anche l’incasso della Tarsu che la legge 26 del 2010 aveva invece dirottato sulle Province, potrebbe essere rinviato l’esame dello stesso provvedimento da parte dell’Aula della Camera, esame originariamente previsto per domani. Dopo il voto di ieri sulle mozioni di sfiducia al governo, è molto probabile che un pronunciamento dell’assemblea di Montecitorio sulla conversione del decreto, slitti quantomeno alla prossima settimana. Il decreto - si apprende in ambienti del centrodestra - potrebbe però riaprire recenti dissapori nel Pdl, soprattutto per quanto riguarda il capitolo delle «competenze», tema sul quale non ci sarebbe ancora un accordo definitivo sui «poteri» da assegnare al presidente della Regione. La stessa giunta regionale ieri ha approvato una convenzione con il dipartimento di Scienze ambientali della Sun per la redazione del piano regionale di gestione dei rifiuti urbani. Ma intanto Napoli «confida» molto sul sito di San Tammaro: dal 26 novembre al 5 dicembre ogni giorno sono state conflute nel Casertano 250 tonnellate di immondizia al giorno. Fino al 26 dicembre ne arriveranno altre 500 al giorno che la Provincia intende però ridurre a 400. La quota è «bilanciata» da una corsia preferenziale offerta a Caserta sulle confluenze al termovalorizzatore di Acerra. «Ma - avverte Zinzi - metto a disposizione soltanto lo Stir e a determinate condizioni. Altrimenti blocco tutto».