Berlusconi: tragedia nazionale il Comune non ha fatto nulla
Crescono le tonnellate di rifiuti in strada e scoppia violentissima la polemica istituzionale. Nel mirino ci finisce il sindaco Rosa Russo Iervolino messa sul banco degli imputati dal premier Silvio Berlusconi e dal presidente della Regione Stefano Caldoro. Giornata tesissima, la monnezza si interseca con la crisi politica del governo. Dai banchi di Palazzo Madama il senatore del Pd Nicola La Torre attacca il premier: «Su Napoli solo chiacchiere». Berlusconi scuote la testa: «A Napoli in 58 giorni abbiamo eliminato la questione rifiuti, una tragedia nazionale». E ancora: «Il comune di Napoli affidato alla sinistra non ha fatto assolutamente nulla, non gli impianti di interramento, non gli appalti per i termovalorizzatori che, in numero di tre, sono necessari per risolvere il problema dei rifiuti». La polemica sbarca a Napoli, comincia il governatore Caldoro che dopo giorni di segnali e di esortazioni a lavorare di più rivolte a Palazzo San Giacomo ma anche alla Provincia: «Ho sentito l’amministrazione comunale, mi hanno chiesto un incontro. Noi abbiamo dato un aiuto che va oltre le nostre responsabilità per aiutare il Napoli e altri Comuni. Com’è noto le responsabilità sui rifiuti sono per il 95 per cento in testa ai Comuni e per una piccola parte alle Province, per quanto concerne la realizzazione degli impianti». Caldoro va oltre: «Non nascondo la difficoltà di amministrare Napoli, ma certi problemi li risolvono i sindaci. A Milano li risolve il sindaco Moratti, a Firenze Renzi». Caldoro spiega cosa c’è all’origine dell’ennesima crisi: «Abbiamo delle difficoltà legate a un deficit strutturale, mancano gli impianti, non si è mai fatta la differenziata, si è sbagliato nel passato. Come Regione stiamo garantendo qualcosa di straordinario, il conferimento dei rifiuti ad altre Province e ad altre Regioni, da stasera si parte con la Puglia». E intanto arriva l’ok dell’Emilia Romagna, 5mila tonnellate di rifiuti saranno smaltite a Imola. A Palazzo San Giacomo la Iervolino replica a stretto giro di posta: «Vedo purtroppo che il presidente della Regione, a differenza mia, continua a preferire la polemica politica alla sinergia istituzionale per un lavoro costruttivo». La Iervolino non ci sta: «Non gli chiedo certo di risolvere i problemi di Napoli, ma di esercitare il potere-dovere che, ad esempio, gli attribuisce l’articolo 191 del Codice dell’Ambiente, secondo il quale compete al Presidente della Regione la programmazione e distribuzione dei rifiuti tra i vari impianti di trattamento e smaltimento del territorio regionale, anche mediante ordinanze contingibili e urgenti». «Non è certo il sindaco - insiste - che può fare il piano. Il Presidente Caldoro dovrebbe inoltre sapere che il Comune di Milano è autonomo perché ha un termovalorizzatore, cosa che Napoli non ha», conclude la Iervolino. Caldoro controreplica: «Non accetto provocazioni da chi è in difetto o inadempiente».