Sibilla si ribella "Basta rifiuti nelle strade"
Quella dei rifiuti è una partita ancora tutta da giocare, tra sindacati e «IrpiniAmbiente». Ma intanto in strada resta ancora un ingente quantitativo di spazzatura: almeno mille tonnellate. Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie il presidente della Provincia, Cosimo Sibilia che, per la prima volta da quando si è avviato il contrasto con le organizzazioni di categoria, prende posizione in maniera determinata. Attraverso una lettera inviata all'amministratore unico di IrpiniAmbiente, Russo - inoltrata anche al Prefetto Ennio Blasco - il numero uno di palazzo Caracciolo ribadisce che «se dovesse permanere lo stato attuale, la invito formalmente ad interrompere qualsiasi trattativa con le parti sociali e questo nel rispetto reciproco dei partecipanti al tavolo, in considerazione del fatto che si registrano comportamenti elusivi e ostruzionistici». Parole dure, destinate a lasciare il segno e incidere nel rapporto con i sindacati. «Mi trovo costretto a ribadire - evidenzia Sibilia - la mia preoccupazione per la presenza in strada di cumuli di immondizia. Gli accordi raggiunti nei giorni scorsi erano precisi (ripresa immediata del servizio di raccolta, conditio sine qua non per la prosecuzione del confronto) ed è mia intenzione non recedere da quanto concordato con i sindacati ed il prefetto. Neanche gli sforzi finanziari, alla luce delle enormi difficoltà di cassa, pare vengano apprezzati, dal momento che si è provveduto al pagamento delle spettanze maturate. Le nostre comunità non possono continuare a sopportare tali disagi e, pertanto, la invito ad assumere tutti i provvedimenti necessari». I passi in avanti nella trattativa con i vertici di IrpiniAmbiente ed il pagamento dello stipendio di novembre ai lavoratori - l'Asa ha ricevuto un trasferimento di circa 700mila euro dalla società provinciale per le spese urgenti - non bastano alle organizzazioni di categoria che, nel corso di una conferenza stampa, non solo hanno ribadito le proprie richieste, ma hanno pure confermato lo sciopero del settore che - indetto per il 14 dicembre - vedrà l'astensione degli addetti dei Cosmari e dei rispettivi bracci operativi, delle ditte private del comparto, dello Stir e della discarica di Savignano. I sindacati hanno convenuto sull'opportunità di organizzare un corteo che partirà da piazza Kennedy - sede del concentramento - e arriverà fino a palazzo Caracciolo, dove si cercherà di ottenere un colloquio con il presidente Sibilia o l'assessore Domenico Gambacorta. «L'auspicio - hanno ribadito i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Vincenzo Petruzziello, Mario Melchionna e Franco De Feo - è che lo sciopero possa essere revocato grazie alla firma di un'intesa nel corso del confronto di lunedì che potrebbe, per legittimare l'applicazione del contratto Federambiente, essere portato all'attenzione del consiglio provinciale». «Comincio ad avere dubbi - chiosa Petruzziello - rispetto all'autonomia decisionale dei vertici di IrpiniAmbiente, che appaiono molto influenzati dalla politica». Dall’Asa ribadiscono che, senza la ripresa dello straordinario, sarà difficile liberarsi dell'immondizia accumulata nel capoluogo ed in molti paesi. Del resto, il blocco indetto nell'ultima assemblea ha fatto venire meno circa trecento ore giornaliere di lavoro degli addetti dell'Asa. In questa fase vengono svolti i regolari servizi di raccolta, penalizzando gli spazzamenti. Insomma, lo scontro tra le parti è ancora aspro: il soggetto unico provinciale di gestione e i sindacati restano ancorati sulle rispettive posizioni, seppure non sia mancato qualche sforzo per provare a venirsi incontro. Le questioni del contendere - il contratto e lo spazzamento in primis - restano ancora tutte sul tavolo.