E al Chiatamone c’è la controprotesta dei residenti: «Voi i primi inquinatori»

Volantini di denuncia tra i vicoli "Sversamenti fuorilegge alle spalle del lungomare"
10 dicembre 2010 - Melina Chiapparino
Fonte: Il Mattino

 Scoppia la controprotesta nel cuore della Napoli bene, divisa tra la serrata dei commercianti del Lungomare e la reazione animata di molti residenti di via Chiatamone. Due risposte contro la crisi dei rifiuti, ma anche due azioni contrapposte. La società civile, infatti, è scesa in campo, proprio nel giorno della serrata, per denunciare «gli sversamenti dei ristoratori e dei titolari di esercizi del Lungomare illecitamente depostati lungo via Chiatamone», come denunciano alcuni volantini consegnati ai passanti. Ieri, mentre la manifestazione, promossa dai consorzi «Borgo Partenope» e «Caracciolo Mergellina» si concretizzava nello striscione nero lungo cinque chilometri, sostenuto in segno di lutto dai 34 ristoratori aderenti ai consorzi e dai loro 700 dipendenti, una grossa parte dei residenti e alcuni tra i piccoli commercianti di via Chiatamone, hanno fatto una sorta di volantinaggio di denuncia tra i passanti e i residenti. Una risposta polemica, dunque, rispetto alla manifestazione dei ristoratori. «Nonostante l’emergenza rifiuti - dice una signora mentre fa la spesa in un negozio in via Chiatamone - molti inservienti dei ristoranti continuano a venire qui per depositare rifiuti, inclusi quelli organici, all’interno dei cassonetti e negli spazi di raccolta allestiti sulla nostra strada». Molti abitanti di via Chiatamone, infatti, già prima della recrudescenza del problema della raccolta rifiuti lamentavano le «cattive abitudini» di alcuni ristoratori «ma ora il fenomeno si è acuito - spiega un artigiano che ha la bottega in quella via - dal momento che le zone sono a poca distanza l’una dall’altra e per smaltire i cumuli di immondizia sul Lungomare, spesso utilizzano il Chiatamone come discarica». Ma i residenti ci tengono a precisare che «non vogliamo fare una guerra con i ristoratori - dicono - perché come tutti anche loro subiscono le conseguenze dell’emergenza rifiuti. Vogliamo solo difendere la dignità e la vivibilità della nostra strada. La nostra è un’azione civile di denuncia sociale». «Non tolleriamo però - concludono nel volantino i residenti - che chi denuncia il problema dei rifiuti sia poi il primo protagonista di sversamenti illeciti che aggravano la crisi di cui denuncia di pagare le conseguenze».

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