I lavoratori di Av2 all’Udc: accuse tardive e pericolose
Non si placano le discussioni e le polemiche sorte sulla vertenza rifiuti. Il muro contro muro tra soggetto unico di gestione e organizzazioni di categoria - con la conseguente protesta degli addetti del comparto e la mancata raccolta - ha provocato un contrasto di ampio respiro, con numerose reazioni di forze politiche e parti sociali. Se la nota con la quale il coordinamento provinciale dell’Udc aveva criticato il piano industriale di «IrpiniAmbiente» - arrivando a chiedere «un’inversione di tendenza con l’obiettivo di pervenire alla massima condivisione possibile» - provoca le rimostranze dei lavoratori della società Av2 Ecosistema (una fetta di questi ultimi la dissocia e lo smentisce), la Uil replica alle voci secondo cui, nell’ultimo tavolo di confronto in Prefettura, tenutosi lunedì 6 - avrebbe concordato con i vertici di«IrpiniAmbiente», causando anche un certo malumore tra i lavoratori, un rinvio della discussione, decisione subìta dalle altre organizzazioni di categoria. I dipendenti del braccio operativo dell’ex Cosmari Av2 chiedono alcune risposte ai vertici provinciali dell’Unione di centro. «Come si spiega - evidenziano gli addetti della società - un intervento così tardivo, a pochi giorni dal passaggio di tutti i dipendenti al soggetto unico di gestione, che mette addirittura in discussione il piano industriale di ”IrpiniAmbiente”? Dove sono stati gli esponenti provinciali dell’Udc negli ultimi due mesi? Speravano che la società provinciale non riuscisse a partire ed organizzarsi? Perché non hanno partecipato alle trattative con i propri assessori provinciali?». Dopo le domande, arriva pure l’affondo degli operatori dell’azienda: «Quando si parla di rifiuti e del futuro di 600 lavoratori i problemi bisogna affrontarli e risolverli con i fatti e non con i comunicati stampa». La replica del responsabile rifiuti del sindacato di via fratelli Bisogno, Michele Caso, invece, è affidata al verbale sottoscritto in Prefettura a margine del confronto tenutosi il 6 dicembre scorso. «Dopo ampia ed approfondita discussione - si evidenzia - il rappresentante della società ”IrpiniAmbiente” dichiara la sua disponibilità ad aprire da subito un tavolo tecnico di confronto, per affrontare ed esaminare tutte le problematiche poste sul tappeto. La proposta viene condivisa ed accolta da tutte le organizzazioni sindacali presenti e si concorda di fissare la prossima riunione per giovedì 9 dicembre in Prefettura». Appare evidente, dunque, che - l’intesa raggiunta al tavolo cui hanno partecipato i vertici del soggetto unico provinciale di gestione e l’assessore con delega all’Ambiente di Palazzo Caracciolo, Domenico Gambacorta - sia stata concordata con tutte le organizzazioni di categoria. «Nessuno - chiosano dalla Uil - l’ha indirizzata, nessun altro l’ha dovuta subire facendo buon viso a cattivo gioco».