Rifiuti, si sblocca la vertenza: soluzione vicina
Si sblocca la vertenza rifiuti. Il confronto aspro tra le organizzazioni di categoria e i vertici di «IrpiniAmbiente» lascia intravedere spiragli per una soluzione. La prima tappa del tavolo permanente di confronto tra le parti - convocato in Prefettura - fa ben sperare per il raggiungimento di un’intesa, anche se - evidenziano i sindacati - si tratta solo di un passo in avanti. Le aperture arrivate dai rappresentanti del soggetto unico di gestione sono state ben accolte dalle parti sociali, che ora auspicano un’accelerazione verso la definizione della partita per l’acquisizione - da parte di «IrpiniAmbiente» - del personale del settore. Oggi, intanto, Cgil, Cisl, Uil e Ugl terranno una conferenza stampa presso il centro sociale «Samantha della Porta» per illustrare la posizione del sindacato nel confronto in corso e presentare lo sciopero generale del settore, indetto per il prossimo 14 dicembre. Sono soprattutto due - la questione contrattuale e l’affidamento dello spazzamento ai comuni - i nodi da sciogliere per arrivare a un accordo tra le parti. Se, da un lato, i vertici di «IrpiniAmbiente» hanno ribadito la necessità di acquisire i dipendenti con contratto Fise «perché previsto dal piano industriale votato all’unanimità dal parlamentino di Palazzo Caracciolo», dall’altro hanno accolto la richiesta dei sindacati ad avviare un percorso che coinvolga i capigruppo in Consiglio provinciale. «La società - dice il segretario della Cisl, Mario Melchionna - ci ha anche sottoposto la possibilità di adottare il contratto Fise, assicurando ai dipendenti i livelli di retribuzione previsti dal contratto Federambiente: un’ipotesi che non abbiamo preso in considerazione. La battaglia non è finalizzata esclusivamente ad un maggiore ritorno economico per gli operatori». Un’apertura importante è arrivata anche in merito alla questione dello spazzamento. I sindacati hanno chiesto - e ottenuto - il coinvolgimento nella discussione degli amministratori dei comuni dove il servizio è garantito dall’Asa. Il primo obiettivo delle parti sociali è, infatti, quello di «non tornare indietro nei Comuni che non gestiscono il servizio» per poi «allargare l’affidamento dello spazzamento al soggetto unico provinciale in tutti gli altri comuni». Il confronto riprenderà nella mattinata di lunedì - sempre presso il Palazzo di governo - alla presenza dei sindaci di Avellino, Mercogliano, Monteforte, Atripalda, Forino e Solofra. «Gli amministratori - spiega il responsabile rifiuti della Uil, Michele Caso - dovranno confermare, come già fatto in pubblico e come previsto dalla normativa vigente, che non sono interessati alla gestione del servizio e sono disponibili a cederlo a ”IrpiniAmbiente”». Sulla questione, è stato presentato - nel corso del vertice in Prefettura - il documento inviato dalle segreterie regionali di fit Cisl, Fp Cgil, Uil trasporti e Fiadel all’assessore regionale Giovanni Romano, inoltrato per conoscenza anche al numero uno di Palazzo Caracciolo, Cosimo Sibilia, e all’assessore Domenico Gambacorta. I sindacati parlano di «interpretazione quanto meno singolare, da parte dell’amministrazione provinciale e di ”IrpiniAmbiente”, delle norme che regolano la materia ambientale», chiedono a Romano di «voler formulare un autorevole parere sulla natura del futuro ciclo integrato dei rifiuti in ambito provinciale». I sindacati - annunciando la possibilità di chiedere, sulla questione, la convocazione di un tavolo con l’ente guidato da Sibilia, la Regione e le organizzazioni sindacali - ribadiscono che «le motivazioni adottate dall’amministrazione provinciale e dall’azienda di sua proprietà per motivare l’esclusione delle attività di spazzamento dal ciclo integrato dei rifiuti appaiono in evidente contrasto con le norme che regolano la materia ambientale e in aperta contraddizione con gli stessi orientamenti regionali». «L’avvio del tavolo permanente - chiosa Michele Caso della Uil - consente di fare un passo in avanti nella discussione, superando le questioni di principio ed entrando nel merito della vertenza».