Gestione del ciclo, è scontro tra l’Udc e «IrpiniAmbiente»

I centristi: occupazione a rischio
La replica: assumeremo tutti i dipendenti dei consorzi
8 dicembre 2010
Fonte: Il Mattino Avellino

Botta e risposta tra Udc e «IrpiniAmbiente» sulla gestione del ciclo dei rifiuti. Una polemica avviata dallo scudocrociato, che ha destato non poco stupore negli ambienti di Palazzo Caracciolo e tra gli operatori del settore, in considerazione del momento delicato per la vertenza dei lavoratori e dell’immondizia giacente ad Avellino e nell’hinterland. Dura la nota del coordinamento Udc. «Lo scorso settembre, in occasione della discussione in consiglio provinciale sul Piano industriale dei rifiuti denunciammo la necessità di una valutazione collettiva e di un approfondimento ulteriore per contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Alla luce di quanto oggi sta accadendo, è facile riscontrare che in quella occasione avevamo avuto ragione. E a darci ragione fu anche il consiglio provinciale che approvò il documento presentato dal gruppo Udc nel quale si chiedeva un ulteriore approfondimento». Ancora: «La nostra prioritaria sollecitazione era indirizzata alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alle garanzie contrattuali dei dipendenti. In questo quadro già critico s’inserisce una condizione che ha del paradossale. ”Irpiniambiente”, con le sue determinazioni, di fatto contraddice quanto approvato dal consiglio. È, dunque, singolare che una società in house non solo non dia conto di quello che fa, ma agisca in contraddizione con quanto deliberato dal proprio organo di garanzia». Di qui la richiesta dell’Udc «di un’inversione di tendenza con l’obiettivo di pervenire alla massima condivisione possibile». Immediata la replica dei vertici di «IrpiniAmbiente» che si dicono «allibiti» della nota. «Da un lato la meraviglia è frutto della constatazione che, mentre l’Udc si preoccupa solo della sorte dei lavoratori Asa, Irpiniambiente si preoccupa di tutti i lavoratori del sistema. Dall’altro canto desta meraviglia il fatto che la prioritaria sollecitazione dell’Udc è indirizzata alla salvaguardia dei livelli occupazionali e alle garanzie contrattuali dei dipendenti, senza sapere che proprio questa è stata la posizione che ”IrpiniAmbiente” ha manifestato in sede di concertazione con i sindacati in Prefettura». «Irpiniambiente» annuncia che «assorbirà tutto il personale dei Consorzi e delle società strumentali, Av2 Ecosistema ed Asa, nonché quelli in forza alle ditte private che attualmente svolgono il servizio, a eccezione del personale addetto alle operazioni di spazzamento che su richiesta dei comuni sarà assegnato agli stessi. «Irpiniambiente» intende applicare il contratto Fise Igiene Ambientale e riconoscerà i livelli di inquadramento, gli scatti di anzianità, i livelli e dei valori contrattuali relativi. L’Asa - concludono i vertici di «IrpiniAmbiente» - «è stata posta in liquidazione ai sensi di legge e la liquidazione curerà tutti gli adempimenti del personale addetto allo spazzamento che rimarrà in forza a tale azienda fino a quando i Comuni interessati non avranno posto in essere gli adempimenti di legge».

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