Caos rifiuti, incendi e raccolta al rallentatore

Roghi nella notte ad Avellino. Bloccati gli straordinari: in strada 500 tonnellate di immondizia
8 dicembre 2010 - l.s.
Fonte: Il Matino Avellino

Dopo la protesta, il paradosso. Il ritorno all’attività degli addetti dell’Asa coincide con un peggioramento della situazione. Chi si aspettava un primo sollievo, rispetto a un’emergenza che sta già soffocando Avellino e diversi altri comuni, dovrà ricredersi. Nonostante i lavoratori di viale Italia abbiano posto fine alla protesta, infatti, le quantità di rifiuti in strada aumentano. Ormai la quota delle 1500 tonnellate - sparse lungo strade e marciapiedi di tutti i comuni del bacino dell’ex Cosmari Av1 - è abbondantemente superata. Solo nel capoluogo sono ammassate circa cinquecento tonnellate. Le cause del peggioramento sono da ricercarsi anzitutto nel blocco degli straordinari, senza i quali non si riesce ad assicurare neanche la normale attività quotidiana. Da mesi, infatti, i dipendenti di viale Italia ne accumulano circa duecento ore giornaliere complessive. Non meno rilevante lo stato dei mezzi: dopo sei giorni di protesta e nessun risultato conseguito, gli autisti - pur accettando a malincuore la tregua imposta dalle organizzazioni di categoria - si sono rifiutati di utilizzare mezzi usurati e non nelle condizioni di scendere in strada. Il primo giorno di ripresa delle attività è stato tale solo per un mezzo su tre: gli altri sono finiti nelle officine, senza, tra l’altro, avere garanzie sui tempi in cui potranno essere messi a posto. L’Asa, infatti, è in gravi difficoltà economiche e non è neanche nelle condizioni di pagare lo stipendio agli operatori. Paradossalmente, gli addetti dell’azienda in liquidazione sono riusciti nel proprio intento di creare disagi e disservizi, pur ponendo fine allo stato di agitazione spontanea. Dovesse protrarsi questa situazione, Avellino e gli altri comuni rischierebbero di ritrovarsi invasi dall’immondizia ancora per molti giorni. L’azione di ripulitura e ripristino della normalità potrebbe aversi solo con una ripresa a pieno ritmo - con tutti i mezzi e il solito monte ore di straordinario - per gli stessi giorni in cui il servizio è stato interrotto, poco meno di una settimana. I rappresentanti delle organizzazioni di categoria, intanto, evidenziano la disponibilità mostrata e «il grande sforzo dei lavoratori che - spiega il responsabile del settore rifiuti della Uil, Michele Caso - hanno ripreso l’attività lavorativa sulla base di un impegno, senza ottenere risultati concreti dalla protesta posta in essere. Stiamo garantendo la stessa qualità del lavoro delle scorse settimane, senza assicurare la disponibilità allo straordinario: nessuno può pensare che sei giorni di mancata raccolta possano essere recuperati in nemmeno 24 ore». I sindacati - che confermano lo sciopero del prossimo 14 dicembre, quando si fermeranno tutti gli addetti del settore, dai Cosmari ai rispettivi bracci operativi, Asa e Av2 ecosistema, fino alle ditte private, lo Stir e la discarica di Savignano - rilanciano la necessità di raggiungere un’intesa nella trattativa con i vertici di «IrpiniAmbiente», che riparte nella giornata di domani, alle 16 presso il Palazzo di Governo. «Auspichiamo - dice Caso - che i rappresentanti del soggetto unico di gestione mostrino la stessa disponibilità dei lavoratori che, pur con qualche sofferenza, hanno posto fine allo stato di agitazione». Nel frattempo, uno striscione esposto durante la protesta nei pressi della Prefettura provoca il risentimento dell’associazione di Confindustria Fise - Assoambiente. Attraverso una nota inviata ai sindacati nazionali, il responsabile per le relazioni industriali Giancarlo Cipullo stigmatizza l'esposizione di uno striscione «che stabiliva l’equivalenza tra Fise Assoambiente e camorra». «Al di là delle perplessità - evidenzia Cipullo - che suscita una proclamazione di sciopero di tale estensione in prossimità delle feste natalizie e nel contesto di una situazione ambientale di forte criticità della regione, nel mentre respingiamo tali diffamatorie affermazioni, invitiamo le segreterie dei sindacati a voler intervenire pubblicamente, allo scopo di voler esprimere la necessaria riprovazione e di adoperarsi nei confronti delle locali strutture sindacali, al fine di evitare il ripetersi di simili comportamenti».

Powered by PhPeace 2.6.4