Ancora 1800 tonnellate nelle strade La Iervolino: le Regioni ci aiutino

10 dicembre 2010 - co.sa.
Fonte: Repubblica Napoli

OTTANTA giorni ininterrotti di emergenza, oggi. E domani scade la promessa dei «15 giorni, anzi anche di meno» fissati dal premier Berlusconi, nel suo ultimo vertice in Prefettura, come termine per ripulire il territorio. Ma Napoli, ancora ingombra di 1800 tonnellate di rifiuti, si avvia verso un Natale senza sbocchi. Rischia di avvitarsi in spirale l'inverno di Napoli. La stagione dell'ennesima crisi è cominciata il 21 settembre, con i primi atti di sabotaggio e di agitazione della ex cooperativa che lavorava per l'azienda Asìa. Ma il peggio doveva ancora arrivare: con la guerriglia del vesuviano, e di Giugliano. Quasi tre mesi dopo, ecco i cumuli impossibili da "recuperare" che marciscono a cielo aperto, lungo i centri abitati. Napoli resta in ginocchio. I sacchetti arretrati soffocano quartieri eleganti e degradati, centro e periferia, zona collinare e fascia costiera. Si tratta di immondizia in esubero che il Comune di Napoli, come altre decine di comuni, non sa più dove sversare. Per questo il sindaco di Napoli torna a lanciare un appello alle province campane e alle altre regioni. «Serve un po' di solidarietà in più dalle amministrazioni provinciali e regionali - riflette il sindaco, a margine di una cerimonia sulle vittime di Nassiryia - C'è gente che ha sacrificato la vita, e non capisco come si faccia fatica a prendere una tonnellata di immondizia». È già un miracolo, fanno notare al Comune, poter smaltire la produzione giornaliera di 1300 tonnellate di rifiuti (600 a Chiaiano, il resto in vari flussi negli stir funzionanti). Scende nei dettagli l'assessore comunale, Giacomelli. «La situazione è grave. La solidarietà delle province campane è durata per i pochi giorni fissati, e ora abbiamo piccoli spazi in alcuni stir - sottolinea l'assessore - Abbiamo sversato un po' a Casalduni, a Giugliano: ma si deve chiedere l'elemosina. E se queste sono le condizioni, non si arriva da nessuna parte». Un dato tra gli altri: allo stir di Caivano, ieri sera, erano in coda 81 camion. L'ultimo di questi attenderà 32 ore prima di tornare in azienda.

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