MIRACOLO AD INTERIM
Ma presto saremo di nuovo punto e a capo
La novità è la prudenza: non ha fissato una data precisa, ha rinunciato a farsi vedere a Napoli rischiando le proteste e le domande dei giornalisti, ma per il resto ha promesso il solito miracolo: “Ho la certezza che nel giro di qualche giorno la città tornerà a essere pulita”, ha detto ieri Silvio Berlusconi, dopo aver incontrato, a Palazzo Chigi, il prefetto di Napoli, Andrea de Martino, e il generale Mario Morelli, comandante Logistico Sud dell’Esercito. Il premier aveva annunciato una visita a Napoli ma, per fare il punto sull’emergenza rifiuti, ha preferito invitare Morelli e de Martino a Roma.
L’UNICA, vera strategia portata avanti dal governo per risolvere la situazione, consiste nel sollecitare la “solidarietà” di altre regioni italiane per spingerle ad accogliere i rifiuti della provincia di Napoli. La Puglia ha già accettato. E sono in corso trattative con Lazio, Marche, Calabria, Toscana ed Emilia Romagna. E proprio l’aiuto della Puglia consentirà a Napoli di tornare a una situazione di “normalità ”nei prossimi giorni: tra martedì e mercoledì, secondo alcuni tecnici, e soltanto per qualche mese. Dal giorno dell’ultima visita di Berlusconi a Napoli, venerdì scorso, la situazione è solo leggermente migliorata. Ieri, nella provincia si contavano ancora 8mila tonnellate di rifiuti da raccogliere mentre, soltanto nel capoluogo campano, l’immondizia per strada ammontava a circa 3mila tonnellate. In totale: 11mila. L’accordo con le provincie di Benevento, Avellino e Caserta, per utilizzare le loro discariche, sta lentamente alleviando il peso dell’emergenza. Ma è l’accordo con la Puglia, 400 tonnellate al giorno per un massimo di 50mila, che ha riaperto il flusso dei conferimenti che, intorno a martedì, può riportare Napoli a normali condizioni di vivibilità. Ma non si può parlare di “soluzione” del problema.
DATI alla mano infatti, e considerati gli attuali ritmi di trasporto, le due discariche che coprono Napoli e provincia, ovvero Chiaiano e Terzigno, chiuderanno il proprio ciclo entro maggio. Il che significa che l’emergenza viene soltanto spostata di qualche mese. Il trasporto dei rifiuti nelle altre regioni, in teoria, può rimettere in moto il ciclo dei rifiuti, liberando spazio per raccogliere il “tal quale” e indirizzare le frazioni secche, cioè il combustibile, all’inceneritore di Acerra. L’impianto, però, può utilizzarne al massimo 1400. Ben 600 tonnellate al giorno, quindi, se non si troveranno altre soluzioni, andranno quotidianamente a rimettere in moto il meccanismo dell’accumulo. E della prossima emergenza.
Savignano è la discarica della provincia di Avellino. Serve 119 comuni per una popolazione di 439 mila abitanti. E stata autorizzata a raccogliere un massimo di 800 mila tonnellate. La sua capienza attuale è scesa a 300 mila e potrebbe funzionare al massimo per un altro anno e mezzo. Anche Savignano, come Sant'Arcangelo Trimonte, in questi giorni, e fino alla prossima settimana, sta raccogliendo i rifiuti della provincia di Napoli. La media giornaliera di rifiuti, giunti dalla provincia di Avellino, ammonta a 500/600 tonnellate. Il peso della provincia di Napoli, in questi giorni, fa salire la media quotidiana a 800 tonnellate. Savignano può ospitare ancora 210 tonnellate di rifiuti: tornando alla sua media giornaliera, coprendo quindi le sole esigenze della provincia di Avellino, il suo ciclo dovrebbe esaurirsi al massimo tra 18 mesi.
La discarica di Terzigno ha rappresentato l'epicentro li della protesta campana nell'emergenza rifiuti: per giorni è stata teatro di scontri tra la popolazione, che presidiava il sito per impedire ulteriori sversamenti, e le forze dell'ordine. La sua capacità iniziale, nelle previsioni, era di 680mi1a tonnellate. Serve 92 comuni per 3 milioni di abitanti. Due mesi fa la capienza era scesa a 350mi1a tonnellate. Anche in questo caso, come per San Tammaro, si tratta di una capienza ipotetica: una parte di queste tonnellate, infatti, non è stata mai autorizzata. E non si tratta di una cifra irrisoria: parliamo di una ampliamento di ben 125mila tonnellate che resta soltanto sulla carta. La capienza reale, quindi, s'assottiglia: Terzigno può ospitare ancora 165mila tonnellate di rifiuti. Al momento si viaggia al ritmo 700/800 tonnellate al giorno. Secondo le previsioni, quindi, la discarica sarà colma entro sei mesi al massimo. Da maggio in poi non può più raccogliere nulla. (a.mass.)
Sant'Arcangelo Trimonte è la discarica della provincia di Benevento. Copre le esigenze di 78 comuni e 288mi1a abitanti. La capacità prevista, all'inizio, ammontava a 800mila tonnellate. Da una settimana, per fronteggiare l'emergenza, sta raccogliendo anche i rifiuti dellaprovincia di Napoli. Due mesi fa la sua capienza era già ridotta a 300mila tonnellate. La media d'immondizia conferita a San-t'Arcangelo Trimonte è pari a 500 tonnellate giornaliere. L'emergenza ha fatto salire il tetto di ulteriori 100 tonnellate al giorno, grazie al conferimento dei rifiuti del la p rovincia napoletana, che dovrebbe terminare laprossimasettimana.Al momento, lo spazio disponibile, può contenere 230mila tonnellate. Tornando al ritmo normale, la discarica dovrebbe esaurire il proprio ciclo in circa venti mesi.
La discarica di San Tammaro è dislocata nella provincia di Caserta. Serve 104 comuni e circa 910mila abitanti. La capienza iniziale era di 1 milione e 700mila tonnellate di rifiuti. Due mesi fa la capienza era già ridotta a un milione di tonnellate. Parliamo d'una capienza ipotetica perché, nella discarica di San Tammaro, dovrebbero confluire altre 500mila tonnellate di rifiuti in arrivo dallo svuotamento del sito "Ferran-delle". La capacità reale scende a 500mila tonnellate. Dalla scorsa settimana - proprio in virtù dell'emergenza - la discarica casertana sta raccogliendo anche i rifiuti della provincia di Napoli: in pochi giorni sono stati conferite 100mila tonnellate. Ne restano disponibili 400mila. Il ritmo di conferimento "normale" ammonta a 7/800 tonnellate giornaliere. Nell'ultima settimana è salito di 400 tonnellate al giorno perché sta raccogliendo anche i rifiuti della provincia di Napoli: in totale siamo a 1.100 tonnellate giornaliere. Tra una settimana si torna al ritmo normale: agli attuali ritmi di conferimento restano 14 mesi di autonomia.
Chiaiano - insieme a Terzigno - è la seconda discarica della provincia di Napoli e quindi, anch'essa, serve 92 comuni e 3 milioni di abitanti. La sua capienza originaria ammontava a 750mila tonnellate. Già nel 2009, durante un'altra emergenza rifiuti, Chiaiano fu teatro di durissime proteste della popolazione, con blocchi delle strade e scontri con le forze dell'ordine. Due mesi fa la sua capienza era già ridotta a 300mila tonnellate. Per molti versi la situazione di Chiaiano è speculare a quella di Terzigno. In questo momento, verso il sito, viaggiano circa 850 tonnellate giornaliere che giungono dall'interaprovinciadi Napoli. C'è spazio disponibile soltanto per altre 140mila tonnellate. Al ritmo corrente, quindi, dovrebbe esaurirsi, al massimo, nel corso dei prossimi 180 giorni. Come per Te rzigno, anche la discarica di Chiaiano, potrebbe chiudere il proprio ciclo entro la fine di maggio 2011. Questo significa che, nei prossimi sei mesi, l'intera provincia di Napoli resterebbe senza una sola discarica attiva.