Anche la casa di Sofia Loren circondata dalla «monnezza»
La sorella della diva: "E' un dolore vedere tanto degrado"
Quando si chiamava ancora Scicolone e il cinema era solo un sogno remoto, la reggia della piccola Sofia era una modesta abitazione di fine Ottocento a via Solfatara numero 5. Una dimora in affitto. Ora la casa della Loren, la diva italiana più amata nel mondo, è circondata dalla monnezza. Come del resto tutta Pozzuoli. I sacchetti costeggiano anche i cancelli dell'anfiteatro Flavio, su cui affacciava la sua casa di ragazzina magra e malata. Palazzotto a due piani, interno 7. Qui c’è tutta l’infanzia della musa del cinema: questo è l’appartamento al centro della miniserie tv sulla vita della Loren «La mia casa è piena di specchi». «Che dolore sapere che l’abitazione di quando eravamo bambine è così avvolta dal degrado - spiega Maria Scicolone, la sorella di Sofia - Abbiamo vissuto lì per decenni, tra gli specchi messi ovunque da mia nonna che faceva la sarta. Ci siamo trasferiti proprio per causa di Sofia. Prima abitavamo sul lungomare di via Napoli, vicino alle terme puteolane. Mia sorella si ammalò e il pediatra disse: ”se volete salvarla, deve respirare l’aria di collina”. E trovammo quella casa». L'immondizia è accatastata ai bordi dell’ingresso della palazzina rossa dove fino a due anni fa viveva zia Dora Villani, l’amata sorella della mamma Romilda, scomparsa a 97 anni. Zia Dora era in pratica l’ultima custode dei ricordi e degli affetti della famiglia Villani: dopo di lei la casa è tornata ai suoi proprietari, i D’Alicandro. «Io e Sofia vorremmo tanto tornare a Pozzuoli, ma l’idea di non dormire più nella nostra vecchia casa ci fa passare ogni desiderio di rivedere quei luoghi».