Il pd difende i Sindaci: il piano è inadeguato

De Luca e Lengua a Baiano: sull'Asa è vergognoso accusare Galasso
6 dicembre 2010 - Bianca Bianco

Emergenza rifiuti, il Pd difende il sindaco di Avellino Giuseppe Galasso. Lo fa il segretario provinciale Caterina Lengua che, intervenuta nel corso del dibattito «Il Pd e lo sviluppo delle piccole comunità» a Baiano insieme al senatore Enzo De Luca, ha affrontato anche il tema della crisi in atto. Ad Avellino non si raccolgono i rifiuti da cinque giorni, in strada ci sono 1500 tonnellate di spazzatura a causa della vertenza tra «IrpiniAmbiente» e Asa e lo stato di agitazione dei dipendenti della società pubblica. «Noi lo avevamo detto: - ha affermato Caterina Lengua - il piano industriale di «IrpiniAmbiente» era inadeguato e non offriva garanzie ai dipendenti di Asa. Trovo quindi vergognosa la campagna di scaricabarile ai danni del sindaco di Avellino». Il pensiero del segretario dei democratici è condiviso dal senatore Enzo De Luca, che non condivide la campagna «contro Galasso e gli altri sindaci». Ma l’analisi dei due esponenti irpini del partito di Pierluigi Bersani non si è fermata ai rifiuti. Nel mirino anche il piano sanitario regionale, dai ticket sulle prestazioni sanitarie ai tagli agli ospedali della provincia: «Così facendo - ha detto Lengua - si compromette il diritto alla salute degli irpini». Sul Patto per lo sviluppo per l’Irpinia, infine, Lengua e De Luca hanno aspramente criticato quanto si sta facendo. «Si disegna un modello di sviluppo scisso da quello nazionale - ha accusato il segretario Pd - e si dà centralità a un sistema industriale ormai svuotato dalla crisi, senza fornire risposte sulla reindustrializzazione». A lei ha fatto eco De Luca: «Prima di discutere di Patto di sviluppo - ha affermato - bisognerebbe chiedere al centrodestra che fine hanno fatto le risorse per l’Irpinia». Ma l’incontro di ieri mattina ha rappresentato soprattutto una occasione per discutere del Pd in provincia di Avellino, vista la campagna tesseramento in atto, e della necessità di ricostruire il consenso a dalla base. Al dibattito, moderato da Franco Sorriento, hanno preso parte Carmine Russo e Stefano Napolitano, il primo presidente della Commissione di garanzia e il secondo candidato a sindaco a Baiano nella scorsa tornata elettorale. Defilato, invece, Franco Vittoria, ex segretario provinciale, che pur presente non ha partecipato alla discussione. In prima fila, l’ex vicepresidente della giunta provinciale dell’era De Simone, Giovanni Colucci. Territorio, classe dirigente e cittadini: queste le tre parole d’ordine per il Pd che vuole ripartire. «Dobbiamo recuperare l’orgoglio di appartenenza - ha spiegato Caterina Lengua - e non deprimerci. Guardiamo ai disastri del centrodestra, piuttosto che condannarci da soli». «Le mancate affermazioni del Pd a livello locale e nazionale - ha dichiarato De Luca - non significano che questo partito debba sparire. Sta alla classe dirigente provinciale e nazionale smettere di litigare, ripartire dal territorio, e dire basta alle divisioni». Sul punto rivolge anche un appello al segretario Pd seduto al suo fianco: «Caterina, ti consiglio di liberarti di quei dirigenti che non stanno dando una mano, dà loro uno schiaffo pedagogico e fai spazio ai giovani». Molte riflessioni inoltre sull’appuntamento politico del 14 dicembre: «Dopo quella data - hanno affermato Lengua e De Luca - bisognerà dare delle risposte ad un Paese in declino». Secondo Russo e Napolitano, infine, per il baianese il Pd deve farsi interprete della voglia di rinnovamento nella politica e negli enti, contribuendo anche alla causa dell’unione dei servizi.

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