Continua il braccio di ferro, in strada già mille tonnellate

Agitazione rientrata nell'arianese ma la trattativa è ancora bloccata
Blasco pronto alla mediazione
5 dicembre 2010 - l.s.
Fonte: Il Mattino Avellino

La calma apparente dopo la tempesta. Il giorno seguente il sit in nei pressi del Palazzo di Governo - con il blocco stradale e la contestazione all’assessore provinciale all’Ambiente, Domenico Gambacorta, e all’amministratore unico di «IrpiniAmbiente», Francesco Russo - resta la rabbia dei lavoratori e la protesta che aggrava unìemergenza rifiuti che è già realtà. I cumuli di immondizia sono tornati prepotenti lungo strade e marciapiedi. Quattro giorni di mancata raccolta - ad Avellino e negli altri comuni del bacino Av1 - hanno un peso notevole. Nel territorio dell’arianese, di competenza dell’ex Cosmari Av2, invece, gli operatori hanno concesso una tregua e hanno ripreso l’attività dopo due giorni di stop. Per i sindacati - che hanno sempre parlato di agitazione spontanea del personale, annunciando come unica data di sciopero il prossimo 14 dicembre - si tratta di una scelta autonoma dei lavoratori. A terra oltre mille tonnellate di rifiuti. Una quantità enorme per una provincia virtuosa, con un’alta percentuale di raccolta differenziata, che produce quantità minime di immondizia. Si tratta di una condizione che è destinata a peggiorare. Segnali di apertura nel confronto tra «IrpiniAmbiente», parti sociali e lavoratori, infatti, non se ne intravedono. Gli operatori dell’Asa non intendono cedere, neanche in presenza di un eventuale precetto, che pure potrebbe arrivare nelle prossime ore, da parte del Prefetto. Il rappresentante di governo, però, sarebbe orientato a verificare nuovamente i margini per una mediazione. In questo senso, sarebbe pronto a incontrare i responsabili regionali delle organizzazioni di categoria - l’incontro, la cui convocazione non è ancora ufficiale, dovrebbe tenersi già nella mattinata di domani - sfruttando la possibilità che prevede il coinvolgimento, nella discussione, dei livelli superiori del sindacato in caso di problemi di interpretazione sulle norme. I rappresentanti provinciali delle organizzazioni di categoria avvertono che in questo caso si troverebbero di fronte a un atto di delegittimazione. Tra l’altro, un’eventuale intesa non troverebbe terreno fertile tra gli addetti della società di viale Italia, che stanno rispondendo alla comunicazione di scadenza del rapporto di lavoro il prossimo 31 dicembre ricevuta dall’ex presidente, oggi commissario liquidatore, Edoardo Volino. Già oltre trenta addetti hanno, infatti, presentato domanda per usufruire delle ferie arretrate. Tutti gli altri sarebbero pronti a fare lo stesso nella giornata di domani: sono circa seimila le giornate di ferie maturate dal personale di viale Italia e non ancora utilizzate.

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