Macchia Soprana, Berlusconi chiama Cornetta

Telefonata del Premier al Sindaco di Serre: "Caro Palmiro, come va?"
5 dicembre 2010 - Petronilla Carillo
Fonte: Il Mattino

«Sindaco? Sono il prefetto di Napoli, come sta? Un attimo, le passo il presidente...». «Palmiro... Sono Silvio Berlusconi». Serre, ore 14. Il telefono di Palmiro Cornetta squilla. Il numero è anonimo. Il primo cittadino era a casa. Non avrebbe mai pensato che dall’altro capo, vi fosse il presidente del Consiglio dei ministri. «Sono rimasto un attimo sbalordito - ammette il sindaco - ho pensato che stesse per darmi una brutta notizia. Invece... Invece abbiamo chiacchierato a lungo. È stato gentile. E per nulla arrogante. Ha ascoltato le mie ragioni e mi ha detto che mi avrebbe fissato un appuntamento con il ministro Prestigiacomo e l’assessore regionale Romano quanto prima». Cornetta non nasconde di aver provato emozione nel sentirsi chiamare dal presidente per nome. Pensava che stesse per arrivare l’ordine: i rifiuti a Macchia Soprana. Invece la loro conversazione è andata avanti per un bel po’. «Pacata e serena», confessa. «Il presidente - racconta il primo cittadino - ha voluto sapere come stanno le cose qui a Serre. Gli ho detto che capiamo le ragioni di Napoli, che non vogliamo che sia trasmessa una immagine brutta della nostra Regione all’estero ma gli ho anche ricordato che il sito di Macchia Soprana è una bomba ecologica. Gli ho parlato del milione di tonnellate di ecoballe ferme a Persano, gli ho detto che non sono stati eseguiti i lavori di ristoro ambientale e che quel sito va chiuso prima che crei problemi di salute ai miei concittadini». Poi aggiunge: «Il presidente mi ha detto che hanno sbloccato i dodici milioni di euro che dovevamo avere per il ristoro ma io li ho ufficialmente rifiutati. Non li voglio, ho detto, voglio solo che sia rispettato il protocollo: la discarica è colma come da accordi presi, ora va solo chiusa». Palmiro Cornetta ammette di essere sereno. La chiacchierata con il presidente gli è servita a chiarire una serie di cose e anche la propria posizione in merito. «Sono rimasto sbalordito dalla signorilità e dalla tranquillità del presidente, pronto ad ascoltare prima che a parlare. Gli ho detto che gli altri esponenti istituzionali con i quali ho a che fare sono arroganti e che per me il problema rifiuti non è un problema politico. Non dico no ai rifiuti per dire no a Silvio Berlusconi e al suo governo. Io ho detto no anche al governo regionale di centro sinistra, quello guidato da Antonio Bassolino, e a quello nazionale di Romano Prodi perchè dico no ai rifiuti per salvaguardare la mia terra, la terra dei nostri padri, il frutto delle nostre coltivazioni». «Sono soddisfatto di questa telefonata e contento - prosegue - e l’ho confessato anche al presidente. Quando siamo stati a Roma per difendere Valle della Masseria l’ex presidente Prodi non ci volle neanche ricevere. Eppure eravamo una decina di sindaci e indossavamo tutti le fasce tricolori. Il presidente Berlusconi, invece, ci ha ricevuti già una volta e ora mi ha anche chiamato. Vuol dire che ha rispetto delle istituzioni e credo che vada rispettato. È strano che proprio io, di origini comuniste, dica una cose del genere. Ma è quello che penso e l’ho detto anche a lui». Ora Serre attende. Attende di vincere la propria battaglia e, soprattutto, attende di avere una risposta certa e definitiva su Macchia Soprana. Intanto il Consorzio di bacino Sa2 sta completando i lavori alla strada. Ma Cornetta è deciso a non mollare la presa e ad andare avanti. Lo ha detto anche a Berlusconi. «Per un anno abbiamo subito, ora vogliamo il nostro riscatto e vogliamo che altri si assumano le responsabilità per le proprie mancanze».

I controlli sul sito: L’ispezione dei carabinieri del Noe, tutto in regola

Quindici ettari di terreno adibiti dal 2007 a discarica. Il progetto fu redatto dalla Provincia di Salerno e dall’Università di Fisciano. Quattro le vasche all’interno delle quali sono stati riversati i rifiuti. L’ultima è ancora semivuota. Secondo gli esperti, e secondo il Governo, dovrebbe essere riempita con altre 125mila tonnellate. Un’operazione necessaria per far sì che si possa procedere alla definitiva chiusura e bonifica. Secondo il primo cittadino Palmiro Cornetta, invece, si deve procedere immediatamente a «tappare» il sito. Intanto proseguono i controlli dei carabinieri del Noe (diretti dal capitano Giuseppe Ambrosone) e dal personale dell’Arpac e dell’Asl sul sito. Controlli che, secondo i beninformati, sarebbero stati richiesti dall’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano. Ma che sarebbero a corredo di una indagine avviata dalla procura di Salerno. Le ispezioni si starebbero susseguendo con una certa frequenta nella discarica ma, al momento, non avrebbero dato esiti negativi. Il tubo nel quale vengono convogliate le acque meteoriche raccoglierebbe solo e soltanto acqua piovana. Quindi non ci sarebbero difetti o rischi di inquinamento delle falde acquifere. La strada di accesso al sito, via Tempone del Castello, sarebbe invece stata messa a punto almeno per consentire il passaggio dei camion che devono prelevare il percolato. E, in caso di emergenza, anche dei bilici carichi di rifiuti. pe.car.

Powered by PhPeace 2.6.4