Operazione Napoli pulita, via al piano discariche

Vertice con Berlusconi, da domani rifiuti in Puglia. Individuati due maxi-siti: Nola e Afragola
5 dicembre 2010 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

La situazione È partito nella mattinata di ieri a Palazzo Chigi la fase calda per tirare fuori Napoli dal tunnel dei rifiuti in maniera strutturale e strategica. Al centro della discussione l’inderogabile necessità di individuare almeno altre due discariche nell’area metropolitana di Napoli che devono durare 4 anni: il tempo sufficiente per costruire due termovalorizzatori. Un’ora di faccia a faccia, da un lato il premier Silvio Berlusconi, dall’altro il generale Morelli, il prefetto Andrea De Martino e l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano. In mezzo due telefonate: la prima con il presidente della Provincia Luigi Cesaro, la seconda con il sindaco di Serre Palmiro Cornetta. Sostanzialmente - questo il ragionamento - se è vero che rispetto a sette giorni fa la monnezza in strada a Napoli e provincia è dimezzata si guarda oltre alla contingenza attuale. Con Cesaro la chiacchierata è stata puntata sugli invasi, individuati i siti: a nord della città, la zona di Afragola e nel nolano. Al presidente della Provincia toccherà il compito di far digerire la pillola alle popolazioni locali. Berlusconi deve invece dare concretezza ai cosiddetti «ristori» ovvero lo sblocco dei fondi per risarcire in qualche modo i territori che ospiteranno i siti. «Discariche comprensoriali» così sono state battezzate per dare il senso che devono servire alle popolazioni locali e che sono provvisorie. Berlusconi ha ascoltato le relazioni e si è dichiarato fiducioso soprattutto per il futuro immediato: «Abbiamo la certezza che nel giro di qualche giorno Napoli ritornerà ad essere pulita» dice. Il premier spiega perché è saltata la visita in città: «Dovevo essere lì ma impegni mi hanno trattenuto a Roma dove è in corso una riunione sull’emergenza rifiuti credo che siamo in grado di poter riportare Napoli al suo doveroso splendore nel giro di qualche giorno». Romano, l’assessore regionale entra nel dettaglio della riunione che ha definito operativa: «È stata l’occasione - dice - per fare il punto della situazione, il meccanismo funziona Napoli ora ha metà della spazzatura rispetto a una settimana fa. Da domani partiremo con lo spedire in Puglia 50 tonnellate al giorno, Nichi Vendola non solo ha mantenuto la promessa ma si è dimostrato un gran signore». E il presidente della Regione Puglia non ha mancato di far sentire la sua voce: «Accoglieremo tutti o quasi tutti i rifiuti della Campania, così come abbiamo mandato le autobotti per l’alluvione del salernitano, perché la solidarietà è una delle chiavi di indirizzo della nostra azione». Vendola precisa ancora: «Siamo fratelli, due regioni legate da uno spirito fraterno: saremo sempre pronti ad accogliere le esigenze di Napoli e del territorio campano così come abbiamo assorbito le opere della fondazione Morra Greco, una delle eccellenze di Napoli in fatto di arte contemporanea». Dopo la Puglia partiranno gli accordi con Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche e Molise. «Senza le discariche però non si va da nessuna parte sono necessarie e la Provincia sui questo sta lavorando moltissimo» conclude Romano. Dunque per i prossimi tre-quattro mesi i rifiuti fuori regione garantiranno la normalità. Anche perché a partire dal 15 scatterà anche l’accordo con la Spagna mentre entro la fine dell’anno quello con la Norvegia. Martedì invece sul tavolo del ministro Stefania Prestigiacomo ci sarà la questione differenziata legata a Napoli. Sbloccati già 2,2 milioni il Comune stilerà un protocollo d’intesa con la Regione per girali ad Asìa. La Prestigiacomo però vuole marcare stretto gli enti locali e ha promesso di finanziare con mezzi del suo dicastero una massiccia campagna di sensibilizzazione sulla differenziata.

Powered by PhPeace 2.6.4