«La città pulita ancora più presto»
Il premier Silvio Berlusconi durante il vertice di venera ROMA. Il premier Silvio Berlusconi abbassa ulteriormente i giorni utili per eliminare le giacenze di rifiuti a Napoli. E lo fa intervenendo telefonicamente all'assemblea di Alleanza di Centro: «Ho detto che in due settimane il problema dei rifiuti in Campania sarà risolto - spiega - Ma credo che ce la faremo in molto meno a liberare Napoli dai rifiuti». Un pensiero che il Cavaliere ripete in un messaggio inviato ai Circoli delle Libertà in cui parla di «meno di quindici giorni per riportare Napoli al decoro che merita». Ma il presidente del Consiglio raccoglie il "no" dell'ex governatore della Campania, Antonio Bassolino: «Per uscire dalla nuova e grave emergenza rifiuti è necessario ricevere solidarietà da diverse Regioni e città. È anche un piccolo passo che si possano portare quote di rifiuti in Irpinia e nel Casertano - dice - sia pure soltanto fino al 15 dicembre. Spero di sbagliare - aggiunge Bassolino - ma solo con queste misure il problema non si risolve. La decisione di non aprire nuove discariche, come ha dichiarato in prefettura il presidente Ber- lusconi, è sbagliata ed imprudente. È indispensabile in questa fase avere più determinazione. Mi auguro che il Governo ci ripensi - conclude l'ex governatore - e che assieme alla Regione e alle istituzioni locali vengano individuate le nuove discariche capaci di sostituire quelle chiuse con il recente decreto legge». e Prefettura A replicare a Bassolino è il parlamentare del Pdl, Maurizio Iapicca: «Come sempre la visita del premier Berlusconi ha consentito un decisivo passo in avanti per la soluzione dell'emergenza rifiuti. Le indicazioni e l'azione di raccordo con le istituzioni locali e le altre regioni italiane consentiranno di superare questa fase difficile - dice - presto la Campania e Napoli saranno autonome nel ciclo di raccolta dei rifiuti, siamo sulla buona strada dopo venti anni di non scelte e ritardi - aggiunge - e Bassolino non dia lezioni». Sul fronte della solidarietà estesa a tutto lo Stivale continua intanto a lavorare il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto: «Mi aspetto la disponibilità da tutte le Regioni per risolvere il problema dei rifiuti in Campania. - spiega - il Governo ha deciso all'unanimità di rivolgere questo invito a tutte le regioni italiane». «Si tratta ancor prima di valutare le modalità e le quantità di rifiuti di cogliere un aspetto di solidarietà nazionale». «Questa - ha osservato - è la richiesta che il presidente Berlusconi ha fatto, e questa è la richiesta che lunedì porteremo all'attenzione delle Regioni, convinti come siamo, che ci siano tutte le condiviarlo a soluzione». «Bisogna riavviare il percorso che il presidente Berlusconi aveva realizzato fino al dicembre 2009 - insiste - momento nel quale è terminata l'emergenza e sono cessati i poteri del presidente Berlusconi. Poi sono subentrati i poteri degli Enti locali. È evidente, quindi, che la situazione che si è creata oggi è frutto di questa differenza, e su questo lavoreremo per ripristinare il sistema di raccolta di rifiuti in Campania». E parole di solidarietà arrivano anche dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa che apre alla possibilità di inviare un numero maggiore di militari a Napoli per gestire l'emergenza rifiuti. «Noi siamo disponibili - afferma - Ma non tocca a noi decidere né fare il piano, anche se abbiamo contribuito con dei suggerimenti a individuare dei modi per risolvere la questione». Il ministro della Difesa ha poi sottolineato che «siamo pronti a ogni richiesta, perché riteniamo che Napoli meriti questo e altro». Per il Pd risponde la responsabile all'Am *** biente, Stella Bianchi: «In tre giorni, in dieci giorni, in due settimane, in meno di due settimane. Basta propaganda, Napoli e provincia stanno soffocando sepolte dai rifiuti e dalle parole del Governo. Berlusconi la smetta perchè con i proclami non si va da nessuna parte - dice - necessita un piano concreto, immediatamente operativo, che affronti davvero l'emergenza e avvii una gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti, piano che sarebbe dovuto partire già dal luglio del 2008».