La scorsa notte i mezzi dell'Asia ne sono riusciti a conferire 1350 nelle discariche di Chiaiano, Tufino e Giugliano

Rifiuti, restano a terra 2700 tonnellate

Gli albergatori: è a rischio il prossimo Ponte dell'Immacolata, non ci sono prenotazioni
27 novembre 2010 - Flora Pironcini
Fonte: Cronache di Napoli

Al Jazeera, dopo due anni, ritorna a filmare le montagne di rifiuti. Continua, infatti, a salire la quantità di rifiuti fermi in strada e l'attenzione dei media nazionali e internazionali sale. Ieri erano 2.700 le tonnellate di pattume lungo le strade. Nel corso della scorsa notte i mezzi dell'Asia, l'azienda speciale di igiene ambientale del Comune, hanno prelevato e conferito solo circa 1.350 tonnellate di rifiuti. Circa 700 tonnellate sono state smaltite nella discarica di Chiaiano mentre il rimanente quantitativo è stato portato negli impianti di Giugliano e Tufino. Ma la situazione, secondo quanto si apprende dal Comune di Napoli, non è destinata a migliorare perchè dalla mattinata di ieri solo otto compattatori hanno varcato gli Stir di Tufino e Giugliano che non lavorano a pieno regime perchè hanno i magazzini dello stoccaggio della frazione organica saturi. In parole povere: non è possibile ricevere altra spazzatura 'tal quale'. Inoltre, a Tufmo si registrano difficoltà anche nel trasferimento della frazione secca. L'assessore all'Igiene Urbana, Paolo Giacomelli, ha auspica che il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, possa presto firmare un'ordinanza con la quale si autorizzi lo sversamento della spazzatura nelle discariche delle altre province della Campania. "E' una situazione stazionaria ma siamo seriamente preoccupati per i flussi dei rifiuti" ha precisato l'inquilino di Palazzo San Giacomo aggiungendo che la città ha bisogno "di liberare gli impianti dalla frazione umida". Non migliora, quindi, la situazione in città e, sotto una pioggia battente, che tra l'altro compromette le normali operazione di raccolta, le montagne di sacchetti crescono sempre più. Solito e drammatico bollettino che, purtroppo, fa diventare normalità una emergenza ormai cronica. Nessuna zona è esclusa dall'ennesimo scandalo. Dai Carnaldoli al Vomero, al centro della città passando anche per le vie prestigiose dello shopping cittadino. Una fotografia, quella di Napoli, che racconta una città ormai in ginocchio e che non riesce più a gestire la situazione. Una raccolta differenziata che, inutile ripeterle i motivi, non decolla. Pure nei quartieri 'privilegiati' non c'è normalità: tante, di fatti, le aree, a volte quelle più nascoste, assediate da montagne di sacchetti lasciati lì in strada da incivili. Situazione rovente anche sul fronte del turismo: per il Ponte dell'Immacolata, negli alberghi della città non ci sono prenotazioni. Mentre sale il livello delle montagne di pattume, aumenta anche l'allarme igienico sanitario. Le vie del capoluogo campano si popolano di ratti e animali randagi che, tra i sacchetti, cercano del cibo per sfamassi. Gli esperti sono cauti, ma il rischio c'è. Tant'è che proprio negli uffici di Palazzo San Giacomo, dopo un vertice tra Asia, Asl e l'assessorato competente, è stato disposto un piano per scongiurare i pericoli di infezioni. Tra gli interventi, il Comune mapperà i cumuli che giacciono da più giorni, l'Asl interverrà con operazioni mirate di disinfestazione, disinfezione e derattizzazione, mentre Asia si impegna a tutelare i siti sensibili come scuole, ospedali e mercati. Ma il ministro Fazio rassicura: "a mio avviso e anche a quello dell'Istituto superiore di santa; ci sono delle preoccupazioni eccessive".

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