«Differenziata, adesso delegare la raccolta alle Muncipalità»
NAPOLI. Delegare alle Municipalità la pianificazione della raccolta differenziata. È questa la proposta lanciata dall'associazione "Città di Partenope", attraverso un'iniziativa di e-democracy, il primo sistema di democrazia diretta telematica attivo in Campania: «Da oggi sarà inviato ai nostri 4.000 iscritti un quesito studiato con alcuni esperti ambientali - spiega Claudio Agrelli, fondatore della "Città di Partenope" - tutti i "Partenopei" valuteranno l'idea partorita. Il suggerimento con i voti annessi sarà poi presentato alle Istituzioni». La proposta consiste nel decentrare l'organizzazione e il controllo della raccolta differenziata nella mani delle varie circoscrizioni, poiché «Napoli è una città grande ed eterogenea - dice Agrelli - le Municipalità, essendo vicine alle realtà territoriali, possono dare un notevole contributo». Non si vuole certamente spodestare l'Asia, bensì «aiutarla nella sensibilizzazione e nella pianificazione - sostiene Fabio Chiosi, presidente della Municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando - Sarebbe anche una sorta di competizione tra le circoscrizioni. Siamo pronti ad assumerci quest'onere». Tutti concordi poi sulla necessità di una politica di repressione: «Quattro pattuglie ambientali sono troppo poche, bisogna colpire le tasche dei trasgressori», sbotta Chiosi. Bisogna però lavorare insieme, «la percentuale di differenziata si aumenta solo creando un sistema orizzontale tra le varie Municipalità», rivela Antonio Tosi, consulente ambientale. Ma il ciclo va monitorato nella sua interezza, «la separazione ne e solo la prima fase - commenta il giudice Raffaele Raimondi - si deve capire se e come vengono riciclati