Regioni, s'allarga il fronte del rifiuto

26 novembre 2010 - Mario Pepe
Fonte: Il Roma

NAPOLI La seduta della Conferenza delle Regioni sul problema dell'emergenza rifiuti si conclude senza schiarite. E cosi Stefano Caldoro non nasconde il proprio disappunto: «Non è una questione di Nord e Sud, ci sono Regioni che ne fanno una questione di principio, dicono che ognuno deve essere autonomo e questo è giusto ma si tratta di capire come solidarietà e federalismo possano essere applicati anche quando non ci sono ragioni di affari ma nell'ambito di una intesa istituzionale». Ilittavia, il governatore campano non nasconde che «la Campania ha una sua fragilità, ma gradualmente andremo in piena autonomia». Poche parole sui rilievi del Quirinale in merito al decreto: «Non li conosco». Il tutto mentre, nel corso dell'Ufficio di presidenza del Pdl, il premier Silvio Berlusconi, torna ad incolpare il sindaco di Napoli, Rosa Russo lervolino per l'emergenza e dice di aspettarsi «la solidarietà del Paese attorno ad un problema nazionale». Oggi il Cavaliere sarà di nuovo a Napoli, alle 17 in Prefettura, per fare il punto della situazione. «Una giornata nella quale, se il presidente della Conferenza, Vasco Errani. ripete che «il Governo deve dire, nella sua interezza e collegialità, se c'è bisogno della partecipazione delle Regioni», il governatore piemontese Roberto Cota attacca la lervolino («è tutta colpa sua») e poi ribadisce che «non vogliamo i rifiuti da chi non si è mai assunto le proprie responsabilità». Porte chiuse anche dall'Abruzzo. «Siamo in pre-emergenza, avremmo bisogno noi della soli-darietà», afferma il presidente Gianni Chiodi. Dalla Lombardia, intanto, la Lega, con il presidente del consiglio regionale. Davide Boni, chiede a Roberto Formigoni di assumere «una posizione netta». E un freno alla spazzatura campana arriva anche dal Friuli Venezia-Giulia. E un rallentamento arriva anche dal Lazio. «lo avevo dato disponibilità per i rifiuti di Napoli. Poi quando abbiamo appreso la totale indisponibilità da parte del Veneto e del Piemonte abbiamo chiesto al ministro Fitto di intervenire su di loro», dice Renata Polverini. Chi, invece, attacca il Nord è il pugliese Nichi Vendola: «Il no di alcune Regioni ai rifiuti campani è pretestuoso e ideologico». Conferma di sostegno, invece, arriva da Michele Iorio, del Molise E dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, arriva l'ultimatum: «Che sia l'ultima volta». Critiche all'atteggiamento delle regioni del Nord arrivano dal consigliere campano del Pdl, Luciano Schifone: «Le ragioni che spingono Lombardia, Piemonte e Veneto al "no", per quanto comprensibili, fanno il gioco di chi, vedi Bassolino e c., questo problema ha prodotto ed ingigantito». Il tutto mentre l'amministratore delegato dell'Asia, Daniele Fortini, denuncia che «sono solo tremila le tonnellate a terra a Napoli e in Campania ci sono discariche che possono accoglierne un milione. È necessario l'aiuto del Nord, al quale chiediamo impianti di recupero e non discariche. Quando sono venuti gli ispettori europei si sono assicurati della salute e dell'ambiente dei cittadini europei residenti a Napoli. Ora, è curioso che mentre da Bruxelles vengono a dirci "siete europei, ci stiamo preoccupando per voi", altri italiani ci dicono "siete un'altra cosa e non vi riconosciamo"»

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