Tam tam su Facebook, la società civile torna in piazza
il 15 dicembre veglia al Plebiscito
Continua il tam tam su Facebook. Domanica scorsa il primo atto importante, spontaneo, significativo dell’indignazione che la società civile napoletana vuole esprimere sul fronte della crisi dei rifiuti, ma non solo. Prima il corteo, poi tutti al Plebiscito: è la società civile, fuori dei partiti che scende in piazza e che incrocia per strada tutti i volti e tutta la rabbia di una protesta che era rimasta troppo a lungo silenziosa. I sentimenti di indignazione alla fine uniscono tutti: imprenditori, commercianti, avvocati, no global, guide turistiche e perfino i bambini. Tutti in piazza per dire che Napoli e soprattutto «i napoletani» non ci stanno ad essere chiamati in causa come responsabili dell’emergenza rifiuti. I cittadini tutti, vogliono e sono pronti a fare la raccolta differenziata. Ed è inevitabile che a finire sotto accusa siano i politici, «di destra e di sinistra, unici colpevoli di tutto questo disastro». Una domenica in prima linea per l’avvocato e docente universitario Francesco Forzati. «Continueremo a muoverci in nome dell’articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute», ha spiegato Forzati che guida l’associazione Cambiamo Napoli. Nei prossimi giorni i comitati civici saranno di nuovo in campo su diversi fronti e innanzitutto su quello della differenziata per una svolta che parta dal basso, dalle famiglie e dai cittadini. Sono diverse le manifestazioni in programma. Domani sarà in piazza del Gesù alle 17 l’associazione Campolibero sempre sul tema dei rifiuti. Mercoledì 15 dicembre è stata programmata invece una veglia in piazza del Plebiscito: candele e silenzio per svegliare la città.