Decreto al Colle: poteri a Caldoro
Oggi confronto tra le Regioni per decidere chi dovrà ospitare una quota della spazzatura di Napoli Maroni: «Saviano sbaglia a dire che l'immondizia della Lombardia va in Campania».
E "risorge" Prodi: «Complimenti al governo Berlusconi per avere risolto il problema»
Il governatore della Campania, Stefano Caldoro NAPOLI. Il decreto legge sull'emergenza rifiuti arriva sul tavolo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Mettendo così fine, almeno per il momento, alle polemiche dell'opposizione che proprio sul mancato recapito del documento al Colle avevano costruito le loro accuse al Governo di «ennesimo bluff». Ma dalla «collazione del provvedimento» (definizione del ministro Ignazio La Russa pronto, tra l'altro, ad inviare «altri militari in Campania) esce fuori un testo modificato. Che attribuisce al governatore Stefano Caldoro il potere di nominare i commissari straordinari per la realizzazione dei termovalorizzatori in raccordo con le Province interessate, fermo restano, si legge nel testo, «le procedure amministrative e gli atti già posti in essere». I commissari avranno la funzione di commissione aggiudicatrice nella gestione delle gare di appalto, svolgendo le funzioni del sottosegretario di Stato e «avvalendosi degli uffici della Regione e delle Province interessate». Per il resto, confermate la cancellazione delle discariche di Cava Vitello a Terzigno, Valle della Masseria a Serre e Formicoso ad Andretta; lo sblocco di 150 milioni del Fas; la separazione delle funzioni del Consorzio di bacino unico Napoli-Caserta; la possibilità, per le Province, di disporre, fino al 31 dicembre del 2011, la continuazione, da parte delle amministrazioni comunali, delle attività di raccolta, spazza-mento e trasporto dei rifiuti, nonché di smaltimento e recupero inerenti la raccolta differenziata. Della modifica al decreto si parlerà nella riunione, in programma questa mattina, dei parlamentari del Pdl con lo stesso Caldoro che ieri, rispondendo ad una lettera del centrosinistra, ha chiesto collaborazione bipartisan. Si placano, quindi, almeno per il momento gli animi dopo che nel corso della giornata di ieri il Pd aveva chiesto un incontro con il sottosegretario Gianni Letta per denunciare «l'ennesimo bluff del Governo». Intenzione, quella dei democratici, poi rientrata dopo la notizia dell'arrivo del provvedimento normativo al Colle. E a lanciare un attacco, sempre in mattinata, era stato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che aveva esplicitamente parlato di «grave vulnus istituzionale». E ad attendere il decreto ci sono anche le Regioni, che oggi si riuniranno con il ministro Raffaele Fitto che ha invitato gli enti a collaborare in maniera "solidaristica" nei confronti della Campania. Finora l'unica apertura è arrivata dalla Toscana. Il presidente della Calabria Giuseppe Scopelliti ha chiarito che «la Calabna è stata l'unica Regione, una ventina di giorni fa, a dare aiuto alla Campania accogliendo una parte di rifiuti. La discarica dove sono stati conferiti è ora sotto sequestro». I governatori del Veneto Luca Zaia e del Molise Michele Iorio, prima di decidere, attenderanno l'esito del vertice. Il presidente della Basilicata Vito De Filippo, invece, ha affermato che la Basilicata parteciperà alla discussione ma «non è in grado di ricevere nfiuti campani». Se ne saprà, comunque, di più al termine della riunione di oggi. Il tutto mentre il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, torna sul monologo di Roberto Saviano a "Vieni via con me": «Sui rifiuti alcuni dati citati da Saviano sono incontestabili ma generalizzare che dalla Lombardia vadano a Napoli e in Campania... In Lombardia abbiamo l'autosufficienza provincia per provincia». Infine, una riscoperta. A sorpresa, dal silenzio riemerge l'ex premier Romano Prodi che ironizza: «Mi complimento con il governo Berlusconi per come ha risolto il problema nfiuti a Napoli».