Per contenere la sporcizia nelle strade, a Napoli si venderanno solo verdure già «defogliate»

Compromesso sul decreto rifiuti Cesaro scuote Cladoro: ora intervieni

I commissari saranno nominati da Caldoro d'intesa con le Province
24 novembre 2010 - Angelo Agrippa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Stefano Caldoro, «potrà nominare dei commissari straordinari» per la realizzazione dei termovalorizzatori, «in raccordo con le Province,» interessate e sentiti gli enti locali. E l'orientamento contenuto nel decreto legge sui rifiuti. Intanto, Il presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, polemizza con la Regione: «Intervenga per coordinare meglio i flussi dei rifiuti verso le altre province». L'assessore regionale all'ambiente, Romano, replica: «Pensi piuttosto a trovare due discariche, altrimenti il no delle altre province sarà ancora più legittimato». Intanto a Napoli Iervolino vieterà la vendita di verdure a foglia per contenere la sporcizia.

Tutto già visto. Anche quanto riportato dal comma 3 dell'articolo i del «decreto dei misteri», arrivato soltanto ieri sera sulla scrivania del capo dello Stato: «Il presidente della Regione Campania — sancisce il comma modificato in chiave salomonica nel tentativo di fugare le polemiche su chi dovrà realizzare i termovalorizzatori — ferme le procedure amministrative e gli atti già posti in essere, può procedere in raccordo con le Province e sentiti gli enti locali interessati, alla nomina di commissari straordinari che, in funzione di amministrazione aggiudicatrice, individuano il soggetto aggiudicatario e provvedono, in via di somma urgenza, alle aree occorrenti», svolgendo 'le funzioni del sottosegretario di Stato» e «avvalendosi degli uffici della Regione e delle Province interessate».
Ieri è stata la giornata del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. Ha prima annunciato di volersi dimettere, «perché non è possibile — si è sfogato — che invece di contribuire a risolvere l'emergenza, c'è chi gioca a scaricare sugli altri la responsabilità». E poi ha convocato per oggi pomeriggio alle 54,30, alla Camera dei deputati, i parlamentari campani del Pdl e il governatore Stefano Cal-doro «perché si sappia che il problema rifiuti non è di una sola persona, ma di tutti». R capo dell'amministrazione provinciale non ha fatto mistero di avercela un po' con la Regione. «E evidente - ha puntualizzato — che la soluzione della crisi dei rifiuti a Napoli passa per un piano che deve prevedere una risposta immediata ai cumuli che giacciono sui marciapiedi e una risposta concreta e a medio termine che riguarda la realizzazione degli impianti. Per il primo problema, quello immediato - ha aggiunto - ritengo e ribadisco con forza la necessità di operare in un clima di cooperazione tra le Province della Campania sotto la gestione operativa del presidente Caldoro. E necessaria e fondamentale un'opera di coordinamento della Regione che fino ad oggi non si è espressa appieno. E necessario agire con uno spirito di solidarietà in Campania anche per lanciare un messaggio coerente verso le altre regioni chiamate ad aiutarci». Quindi, Cesaro si è difeso: «RespinIn centro Nella foto grande: cumuli di rifiuti in piazza Cesarea all'incrocio con piazza Mazzini Sopra: un automezzo dell'Asl Napoli 1 disinfesta un cumulo di rifiuti go ogni accusa di immobilismo, ma non potevo operare li dove la legge non me lo consentiva. Si è parlato di guerre per la gestione dei rifiuti che avrebbero condizionato il Governo nella formulazione del decreto in materia. lo ho sempre lavorato con tutti, specie col sindaco di Napoli Rosa Russo lervolino che ringrazio per la colla-borazione. La realtà napoletana, rispetto a quella di Salerno, è profondamente diversa. E colgo l'occasione per confermare che il mio unico interesse è che ci si adoperi subito per agevolare tutte le procedure utili per una rapida costruzione del termovalorizzatore. Non mi interessano né medaglie, né coccarde. Per me chi costruirà o gestirà gli impianti è un problema assolutamente marginale. L'importante è solo che si faccia presto e bene». L'assessore regionale all'ambiente, Giovanni Romano, ha replicato: «Cesaro pensi a trovare le due discariche in provincia di Napoli, altrimenti la resistenza opposta dalle altre Province sarà sempre più forte».
Ma mentre Romano ha annunciato di essere sulla buona strada per ripristinare i flussi della spazzatura da Napoli nelle discariche degli altri territori («Da ieri sono ripartite le 300 tonnellate per l'Irpinia, così speriamo presto che si attivi il canale verso il sito sannita e, infine, conto di chiudere l'intesa anche per Caserta») è stato proprio il presidente dell'amministrazione di Terra di Lavoro, Mimi Zinzi, a ribadire il suo no: «Non voglio confondere le mele con le pere — è sbottato — ma voglio prima capire cosa contiene il decreto, se sono state accettate le nostre richieste. Tuttavia, la solidarietà l'abbiamo già offerta. O la Regione Campania cambia registro, dato che non ha mostrato, finora, alcun rispetto per le altre istituzioni territoriali, con alcuni assessori che vanno a ruota libera, oppure possono fare anche da soli». Oggi, infine, nella riunione della Conferenza unificata, presieduta dal ministro Raffaele Fitto, si tenterà di sbloccare altri canali di trasferimento: a partire da quelli della Toscana e dell'Emilia.

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