Scatta l'inchiesta sulla base di una intervista rilasciata a"Repubblica" dal rappresentante del governo

Differenziata, indaga la Procura dopo la denuncia del prefetto

L'obiettivo è verificare la situazione di impasse della raccolta
Truffa, falso e omissione in atti d'ufficio i reati che potrebbero essere ipotizzati
23 novembre 2010 - d.d.p.
Fonte: Repubblica Napoli

LA PROCURA sta indagando sul mancato decollo della raccolta differenziata in città. Il nuovo filone d'inchiesta, che segue un primo procedimento avviato dopo la crisi del 2007 e poi archiviato, trae lo spunto iniziale dall'intervista del prefetto Andrea De Martino rilasciata a "Repubblica" il 6 ottobre scorso. «La raccolta differenziata non funziona, ci si deve adoperare per questo obiettivo», aveva dichiarato il prefetto, insediatosi pochi giorni prima.
I magistrati del pool Ecologia coordinato dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara hanno acquisito l'intervista e hanno aperto un fascicolo. Al momento il procedimento, affidato al pubblico ministero Milena Cortigiano, è contro ignoti e assume carattere prevalentemente "conoscitivo". Obiettivo degli inquirenti, verificare le ragioni della situazione di impasse della raccolta differenziata e valutare se, ed eventualmente a carico di quali soggetti, siano ravvisabili responsabilità di carattere penale. Potrebbero essere ipotizzati reati che vanno dall'omissione in atti d'ufficio alla truffa, al falso o alla gestione non autorizzata di rifiuti.
Si tratta di ipotesi di lavoro che dovranno essere verificate in concreto dagli accertamenti. Tuttavia un altro capitolo investigativo si aggiunge al lavoro che diversi sostituti e diverse seandomemco Lepó eestannoo conducendo sui diversi profili dell'emergenza rifiuti. Nei prossimi giorni i pm Federico Bisceglia e Maurizio De Marco, titolari del fascicolo aperto per far luce sul funzionamento del termovalorizzatore di Acerra e poi esteso ad una più ampia ricognizione sulla situazione attuale, acquisiranno i filmati realizzati in questi giorni dalle principali emittenti televisive nelle strade della città e della provincia invase dai sacchetti della spazzatura. In questo modo, gli inquirenti vogliono mettere agli atti la "fotografia" dell'emergenza così come documentata in diretta. Nei giorni scorsi, nell'ambito di questo versante d'indagine, i pm Bisceglia e De Marco avevano sentito come testi, alla presenza anche del procuratore Lepore e del suo vice De Chiara, il presidente della Provincia Luigi Cesaro e il governatore Stefano Caldoro.
E va avanti l'indagine della sezione coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo eaffidataal pm Paolo Sirleo che prende in esame i rapporti contrattuali fra l'azienda di smaltimento dei rifiuti Asia, Enerambiente le altre ditte subappaltatrici. L'indagine si sta Truffa, falso e omissione in atti d'ufficio i reati che potrebbero essere ipotizzati allargando, come testimonia la scelta della Procura di affiancare alla Digos anche i militari del nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Di questo filone fanno parte anche gli episodi di danneggiamento di alcuni camion di Enerambiente e la rapina di un mezzo della stessa azienda, denunciata domenica da un dipendente, che ha riferito alla polizia di essere stato bloccato fra le5 ele6, mentre sitrovava in via De Roberto alla guida del veicolo utilizzato per la raccolta dei rifiuti. L'autista è stato bloccato da due sconosciuti, minacciato con una pistola e costretto a dirigersi a Villaricca, dove è stato abbandonato dai malviventi che si sono allontanati con il mezzo.

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