LA DISCARICA ARRIVA ANCHE BEPPE GRILLO: SI MANIFESTI, MA SENZA SCONTRI

Terzigno, i comitati: «Due persone investite dai camion»

Un 18enne ferito alla mano, dieci giorni di prognosi per una donna. I manifestanti: «La Commissione Ue venga anche da noi. Vergognose contraddizioni istituzionali anche dalla Procura di Nola». La Provincia all'Asia: «Si abbattano gli odori»
23 novembre 2010
Fonte: Il Roma

Due persone del presidio antidiscarica di Terzigno, secondo quanto riferisce il movimento difesa del territorio dell'area vesuviana, sono state investite da «un compattatore di rifiuti lanciato in velocità» e diretto alla cava Sari del comune vesuviano. Si tratta, secondo quanto riferisce uno dei portavoce del movimento, «di un ragazzo di 1819 anni che si è fatto male alla mano destra ed è stato refertato all'ospedale di Boscotrecase e una donna che ha avuto dieci giorni di prognosi». Successivamente, «centinaia di persone hanno occupato per protesta la rotonda di via Panoramica a Boscoreale», strada di accesso a via Zabatta, dove si trova la discarica, prima di ritornare al presidio. Quanto avvenuto, secondo il movimento, «è l'ennesima dimostrazione di quanta considerazione per la nostra vita e la nostra salute ha chi governa il territorio e sta portando avanti quest'azione in modo arrogante e brutale. Ci auguriamo che la Commissione europea in visita a Napoli non si dimentichi di Terzigno e venga a vedere i dati delle analisi e le vergognose contraddizioni istituzionali su questa bomba ecologica, a partire dai comportamenti della Procura di Nola». Intanto, anche ieri hanno regolarmente scaricato 41 auto-compattatori. E alle falde del Vesuvio è arrivato anche Beppe Grillo. Il comico, leader del Movimento Cinque Stelle. Chi si aspettava le solite invettive, è rimasto deluso. «Bisogna fare valere i propri diritti senza usare la violenza - ha detto - e senza scontri con la polizia. Che, dal canto proprio, sui caschi dovrebbe recare dei numeri identificativi. Il mio appello a tutti i cittadini, comunque, è a stare tranquilli continuando, però, nella lotta per l'affermazione del diritto alla salute. Cosa che noi facciamo da anni». E il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Caliendo, hanno scritto all'Asia ed alla Ecodeco, le due società che gestiscono la discarica di Terzi-gno affinché si provveda «a potenziare il sistema di abbattimento degli odori, al fine di eliminare tale problematica». Ma le "mamme vulcaniche" denunciano che «Cava Sari resta e con essa resta il degrado, lo scempio ambientale e i danni alla salute pubblica. Purtroppo finora non è stata ottenuta nessuna vittoria dal momento che neppure il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è a conoscenza del decreto che annulla la Cava Vitillo di Terzigno dalla legge 123».

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