Parla il sindaco di Salerno De Luca. "Malavita in campo con la costruzione dei termovalorizzatori"

"Una partita da un miliardo di euro attenti agli affaristi della camorra"

I sospetti: Occhio a quel bando della Provincia.
Forte pressione, l'inceneritore si farà ma solo alle condizioni del Comune
22 novembre 2010 - Ottavio Lucarelli
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

SALERNO— Vincenzo De Luca contro il gruppo "affaristico-camorristico pronto a entrare nella partita dei termovalorizzatori". Il sindaco di Salerno, che ha già individuato l'area per costruire uno dei due nuovi inceneritori previsti in Campania, ripete che l'impianto si farà ma solo alle condizioni del Comune. E lancia un nuovo allarme.
Sindaco, che partita si sta giocando sui rifiuti? «Una partita da un miliardo di euro. Qui davvero ci giochiamo il futuro della nostra terra. C'è una forte pressione e dimostreremo nei prossimi giorni quanto sia motivata e vera la presenza affaristica».
A cosa si riferisce? «Al bando della Provincia per il termovalorizzatore di Salerno, denunceremo presto tutto. L'inceneritore si farà solo alle nostre condizioni e non alle condizioni di quel bando. Bisogna evitare assolutamente che la vicenda diventi un'occasione di penetrazione nell'area di Salerno perla camorra e per forze ad essa collegate».
Anche Mara Carfagna è contro quel bando. Lei è solidale con il ministro perle accuse arrivate dall'interno del Pdl? «Tutta la mia solidarietà alla Carfagna per l'attacco a cui è stata sottoposta. C'è uno scontro nel Pdl tra gruppi di potere affaristici e un ministro che si muove in quel partito tentando di affermare la dignità della politica. Uno scontro che viene da lontano e che si incrocia con la mia posizione sui termovaloio scontro C'è uno scontro nel Pdl tra gruppi di potere e un ministro che vuole affermare la dignità della politica rizzatoci».
Qual è il nodo? «Qui bisogna riportare la Campania ad essere una regione normale senza un groviglio di competenze che moltiplica i costi e le aree di inefficienza del servizio per lo smaltimento dei rifiuti. Un groviglio di competenze che porta a separarci da una condizione di democrazia normaleincuilagestione delciclo dovrebbe spettare ai Comuni singoli o associati. C'è invece un quadro di permanente e sconvolgente anomalia democratica. Montagne di rifiuti a Napoli e in altri centri, ma nulla di concreto per rispondere al problema».
In questo groviglio lei è d'accordo con la scelta del governo di affidare al presidente della Regione Stefano Caldoro l'incarico di commissario per la real izia7ione degli incenerito-ridi Salerno e Napoliorlentale? «L'unica cosa certa in quel decreto, complessivamente ancora non del tutto chiaro, è che le Province ora sono escluse dalle scelte. Ma non basta. Con tutto il rispetto per Caldoro, che è una persona perbene, occorrono posizioni nette perché sullo sfondo di tutto rimane la tutela politica del coordinatore regionale Pdl Nicola Cosentino».
Cioè? «Mi fermo qui, credo di essere stato chiaro. Aggiungo solo una considerazione personale. Poiché Salerno è il primo comune d'Italia per la raccolta differenziata, avendo realizzato un vero e proprio miracolo vorrei che almeno non ci dessero fastidio».

Powered by PhPeace 2.6.4