Rifiuti, crisi senza via d'uscita camion sotto scorta a Terzigno

Il Comune: appesi alla disponibilità delle Province
21 novembre 2010 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

SONO i primi. Solitari. Arrivano dal mare. A caccia di cibo tra le strade della città. Sono i gabbiani, che ieri mattina sono comparsi a Ghiaia e sulla collina di Posillipo, le due zone rosse della città. Sul fronte rifiuti è tutto fermo. Ogni accordo è rimandato a domani. Le discariche sono piene, gli Stir allo stremo, e l'unica regione che tende la mano èla Toscana. «Se ci verrà chiesto, e con precise garanzie, aiuteremo gli abitanti di Napoli», scrive ieri sul suo profilo Facebook il governatore toscano, Enrico Rossi. E intanto i Comuni del vesuviano tornano a scaricare a Terzigno, dopo una settimana di stop.
Fotografia di un week-end con la città sommersa dai rifiuti. Stamattina sono 2500 le tonnellate non raccolte e ammassate per strada, soprattutto nel centro. E per domani la previsione è già nera: si supereranno le 3000 tonnellate. Ieri Giacomelli ha fatto un sopralluogo in città per capire personalmente i punti di crisi: «A Scampia, Miano e Secondigliano non ci sono grandi cumuli. Resistono anche via Toledo e la zona di San Gregorio Armeno. Dove invece il sistema di raccolta è saltato è Posillipo. Qui le condizioni sono di grave disagio. Problemi anche a Chiaia-San Ferdinando».
«Abbiamo avuto accesso all'impianto di Tufino fino a sabato notte—spiega l'assessore comunale all'Igiene — È da vedere se domani (oggi ndr), l'impianto, che come tutti gl i altri resta solitamente chiuso la domenica, sarà aperto oppure no. Poi restiamo in attesa di capire cosa succederà dopo e se le altre Province campane accetteranno ancora i rifiuti di Napoli». Ieri a Tufino l'Asìa ha portato 500 tonnellate di immondizia, le altre 700 sono andate a Giugliano. Ma il sito di Giugliano è praticamente fermo. Come per Chiaiano, è l'ultimo colpo di coda. I due impianti sono vicini alla chiusura e già ora hanno grossissime difficoltà a smaltire la frazione umida.
Ieri, intanto, è scaduta anche la convenzione con la quale le altre Province consentono di sversare la frazione umida degli Stir nelle discariche dislocate sui loro territori. Il sindaco Rosa Russo Iervolino e il prefetto, Andrea De Martino, si sono sentiti venerdì. Ogni nuova decisione è rinviata a domani. L'ultima trincea sono gli Stir. «La funzionalità degli impianti Stir — assicura l'assessore all'Ambiente della Regione, Giovanni Romano-6 garantita e ciò ci consente, ancheinassenzadella convenzione di smaltimento verso le discariche delle altre Province, di mantenere le operazioni di prelievo dei rifiuti dal capoluogo campano e dalla sua provincia».
Nessun problema a Terzigno per conferire i rifiuti dei 18 Comuni della cosiddetta zona rossa del Vesuvio. Ieri mattina hanno sversato 31 autocompattatori e altri sono infila. I camion sono ardaaischi e applausi sono ci cia Accolti gruppo non numeroso di manifestanti. Venerdì, la revoca delle ordinanze di divieto del transito dei mezzi sul territorio comunale prima del sindaco di Boscoreale, poi di quella diTerzigno, avevano fatto tirare un sospiro di sollievo a molti primi cittadini nella zona, alle prese con enormi cumuli di immondizia nelle strade. I

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