Fondi all'Irpinia, vertice a Roma sulle discariche

Gambacorta al ministero: 15 milioni ad Avellino, Ariano e Savignano per aver accolto rifiuti
30 novembre 2010 - m.l.
Fonte: Il Mattino Avellino

Missione romana per i rappresentanti dell’amministrazione provinciale di Avellino. Appuntamento alle 15, presso il Ministero dell’Ambiente, dove l’assessore Domenico Gambacorta e i rapprsentanti di «IrpiniAmbiente» incontreranno il direttore generale del dicastero, Marco Lupo. La tappa a Roma servirà per definire il percorso delle compensazioni assegnate dal governo centrale per le città che ospitano siti per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Si tratta di quindici milioni di euro da distribuire tra Ariano, Avellino e Savignano: sui rispettivi territori insistono le due discariche e lo Stir. Il via libera al ristoro economico è arrivato lo scorso venerdì, nell’ambito del vertice alla prefettura di Napoli con il premier Silvio Berlusconi. In quella sede il presidente della Provincia, Cosimo Sibilia, è riuscito a ottenere lo sblocco dei fondi, inseriti nel decreto legge 123 del 2008, ma mai effettivamente elargiti. Risarcimenti economici, dunque, attesi da tempo dalle popolazioni di Ariano, Savignano e Avellino che pagano i disagi per la presenza dei tre impianti di smaltimento dell’immondizia sul proprio territorio. Ora si aspetta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge che cancella l’area del Formicoso tra i siti individuati per l’eventuale realizzazione di nuove discariche in Campania. Il provvedimento del governo, per il quale ha spinto fortemente il presidente Sibilia, è stato già firmato dal Capo dello Stato. Sempre nel corso del summit alla prefettura di Napoli era stato deciso di inviare alla discarica di Pustarza 250 tonnellate giornaliere di rifiuti provenieni dal napoletano (ieri è cominciata una raccolta straordinaria nel capoluogo campano) fino al 15 dicembre. Allo stesso tempo, però, la provincia di Avellino spedirà al termovalorizzatore di Acerra il medesimo quantitativo di ecoballe prodotte allo Stir di Pianodardine. Dal presidente Sibilia non sono mancate critiche ai colleghi amministratori partenopei. Per il numero uno di Palazzo Caracciolo non sono più tollerabili i ritardi per l’avvio della raccolta differenziata nella città capoluogo e nell’intera provincia di Napoli. Anche le altre province della Campania, insieme ad alcune regioni, hanno concesso solidarietà a Napoli, ancora soffocata da tonnellate di immondizia. La situazione dovrebbe tornare alla normalità nel giro di una decina di giorni e nel frattempo si lavora all’individuazione e alla realizzazione di una nuova discarica nel napoletano: il decreto legge appena varato dal governo impone la chiusura di tale pratica in un massimo di sei mesi.

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