«Bisogna insistere sulle verifiche spesso è assente chi deve controllare»

Il capo dei pm: attenzione sempre elevata, sono in corso ulteriori e delicate indagini
30 novembre 2010 - Marilù Musto
Fonte: Il Mattino

«Credo di aver dato un contributo importante alla commissione regionale, la mia speranza è che ci si adoperi al più presto per la bonifica dei territori oggetto di reati ambientali. Nella mia audizione ho cercato di fornire delle indicazioni sulle zone su cui bisognerebbe intervenire».
Lo ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo, al termine dell’incontro con i componenti della III commissione regionale speciale su ecomafie, bonifiche ambientali e siti smaltimento rifiuti. Procuratore, di cosa si è discusso in particolare? «Voglio precisare che ho reso noti solo dati che non sono coperti da segreto d’ufficio. Le commissioni parlamentari di inchiesta, infatti, hanno gli stessi poteri di indagine dell’autorità giudiziaria, ma in questa occasione, trattandosi di una commissione regionale, ho parlato solo di indagini già chiuse, come quella sui Regi Lagni. Ma si è discusso anche del ciclo dei rifiuti e sull’andamento di esso».
Ha elencato anche i dati raccolti nelle indagini epidemiologiche del Monaldi e dell’Enea i cui risultati indicavano la crescita di patologie tumorali in provincia di Caserta? «Non mi sono stati chiesti. E, in ogni caso, quei dati sono coperti da segreto perché sono collegati a un’indagine giudiziaria ancora in corso».
Ci saranno ancora novità, dunque, sul fronte delle inchieste sui reati ambientali? «Ci saranno, ma non posso dire altro». Avete discusso anche delle ispezioni carenti sul territorio da parte delle amministrazioni locali? «Sì, soprattutto dei controlli che spetterebbero all’autorità amministrativa. Solo con un maggiore controllo del territorio della provincia di Caserta da parte degli enti preposti si possono evitare ulteriori reati ambientali. La magistratura interviene quando lo scempio è in corso o è stato già compiuto, bloccandolo».
Come nel caso dei Regi Lagni? «In effetti, ho spiegato alla commissione che il problema dei depuratori non si risolve con la sola custodia giudiziaria, per risolverlo c’è bisogno di un intervento amministrativo che, però, sia monitorato in maniera costante».
Decine sono state le inchieste sui reati ambientali di cui si sono occupati i pubblici ministeri di Santa Maria. Intanto, la procura della Repubblica, proprio oggi, ha messo in calendario una serie di abbattimenti di ecomostri nell’ambito di un’indagine su strutture abusive costruite in provincia. Ordinanze di abbattimento e di sgombero di edifici abusivi realizzati, in particolare, in quattro comuni della provincia di Caserta.

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