Marcianise, è scontro sul gassificatore nell’area Asi
protestano l'opposizione e i comitati ambientalisti
Marcianise. «Le ragioni dell’amministrazione a sostegno della realizzazione di un impianto di gassificazione sul territorio, saranno chiarite nel corso di una pubblica assemblea in cui il sindaco, Antonio Tartaglione, si confronterà con tutti coloro che vogliono intervenire». Lo annuncia un comunicato stampa del Comune in risposta alle polemiche che sono infuriate dopo la proposta del primo cittadino di accogliere sul territorio di Marcianise un impianto di gassificazione per residui da rifiuto di 90 mila tonnellate. Tartaglione, in una riunione presso l’assessorato all’ambiente della Provincia, ha candidato Marcianise come sede di un impianto di trattamento termico da realizzare nell’area del Basso Casertano spiegando che «il gassificatore, che è a impatto ambientale zero, è stato già realizzato ed è funzionante nelle nazioni europee più virtuose da un punto di vista ecologico. Ospitarne uno sul nostro territorio, significherebbe produrre per quest’ultimo notevoli vantaggi di vario tipo». La proposta del primo cittadino, tra l’altro, è seguita a una «sibillina» affermazione nel corso di un incontro con i rappresentanti delle associazioni ambientaliste (contenuta in un comunicato ufficiale) del presidente della Provincia Zinzi, che aveva individuato la collocazione dell’impianto, genericamente, «nell’area Asi». Una decisione, quindi, da ritenersi già assunta e di difficile cambiamento, poiché prevista dalle linee strategiche dell’amministrazione provinciale circa l’impiantistica del ciclo integrato dei rifiuti. Nel fine settimana, comunque, numerose sono state le critiche mosse nei confronti del sindaco per tale decisione, a cominciare dai comitati ambientalisti locali e dalle opposizioni. In particolare, il consigliere del Pd Giuseppe Bucci, in un comunicato stampa, dicendosi «stupito per la leggerezza con cui l’attuale amministrazione, nel caso di specie il primo cittadino, prenda decisioni di estrema importanza per la città e di grande interesse pubblico, senza consultare gli organi amministrativi competenti», ha invitato il presidente della commissione ambiente Raffaele Salzillo e l’assessore alle politiche ambientali Giulio Salzillo, «a rimettere il proprio mandato». Inoltre, Bucci ha ammonito che «la costruzione di un gassificatore porta inevitabilmente alla naturale formazione di una discarica ad esso asservente». A rincarare la dose, l’ex sindaco Filippo Fecondo il quale, appresa la notizia, si è detto «allibito» ed ironicamente ha dichiarato: «Finalmente abbiamo il gassificatore!». Ricordando che l’amministrazione da lui presieduta ha evitato qualunque insediamento industriale inquinante Fecondo ha sostenuto che «l’attuale sindaco, che ha condotto una campagna elettorale allarmando i cittadini sul rischio ambientale, oltre che smantellare il progetto del ring verde già finanziato, addirittura decide in piena solitudine di ospitare un gassificatore senza ascoltare alcuna rappresentanza politica, sociale e culturale della città».