Asìa pronta a lasciare Cava Sari: «Napoli è tagliata fuori»

Duello sull'invaso vesuviano
il cda potrebbe ratificare oggi la decisione
30 novembre 2010 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Il ragionamento è questo. Fino a quando la gestione della discarica di Terzigno consentiva di sversare in quell’invaso anche una parte dei rifiuti di Napoli poteva anche starci che si mantenesse la gestione. Ora che questo non è più possibile meglio sfilarsi. A porre questa riflessione al cda di Asìa - tenutosi ieri - sono il presidente e l’amministratore delegato dell’Azienda speciale per l’igiene urbana rispettivamente Claudio Cicatiello e Daniele Fortini. Oggi se ne saprà di più tuttavia la strada è tracciata. Perché - come fanno notare da Asìa - il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all’indomani dell’esplosione della crisi a Terzigno dove i residenti vicini alla discarica si lamentarono del cattivo odore che arrivava incolpò l’azienda di tale disservizio e promise che nel decreto avrebbe esautorato Asìa dalla gestione. Così non è stato. Su questa vicenda stanno venendo fuori particolari che non mancheranno di far discutere. Dal quartier generale di Asìa infatti trapela che l’invaso è stato gestito bene: il punto è che il tal quale che ci andava dentro era vecchio di giorni, di qui il cattivo odore insopportabile. Che prospettive si aprono alla luce delle intenzioni dell’azienda? Potrebbe essere un modo - quello di Asìa - per tentare di aprire una trattativa con i comuni del vesuviano, gli unici che gettano spazzatura in quello sversatoio. Capace di accogliere almeno altre 100mila tonnellate di spazzatura. Nella sostanza se si aprissero le porte della discarica per un quantitativo riservato anche a Napoli allora Asìa potrebbe continuare a garantire il suo know-how. C’è lo spazio diplomatico per avere simili aperture? Il clima di collaborazione e di solidarietà instauratosi potrebbe dare qualche speranza. Se non andasse a buon fine però Asìa - nonostante il contratto con la Protezione civile che in qualche modo pressò l’azienda perché accettasse la gestione di quella discarica - sarebbe cancellata. Insomma una partita a scacchi che in qualche modo è tutta da giocare. Come stanno ora le cose in città? Quante tonnellate a terra ci sono ancora? Oltre ad Asìa c’è in campo l’esercito. Sono 400 gli uomini del Genio Guastatori in azione per fronteggiare l'emergenza rifiuti. Dei 400 uomini (tra truppa, sottufficiali e ufficiali), 240 unità sono impegnate per le operazioni di vigilanza mentre 160 soldati con le pale meccaniche e bobcat stanno provvedendo alla raccolta della spazzatura che verrà depositata nell’impianto Stir di Giugliano per il previsto trattamento. La spazzatura viene caricata su camion che solitamente sono utilizzati per il movimento terra. Chi sono questi militari? Gente che generalmente è impegnata su ben altri fronti. Gli uomini dell’Arma del Genio sono quelli che hanno il compito di agire, sugli scenari operativi, in prima linea per aprire varchi, realizzare delle strade o demolire delle opere. Le operazioni sono coordinate dal tenente generale Mario Morelli. A terra restano ancora almeno 2000 tonnellate di rifiuti.

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