Macchia Soprana, nessun accordo sulla strada

Il Comune vuole cedere via Tempone del Castello al Consorzio che rifiuta: l'accesso resta off limit
30 novembre 2010 - Petronilla Carillo
Fonte: Il Mattino Salerno

La strada Il tratto di via Tempone del Castello che è dissestato e oggetto del contedere tra Comune e Consorzio. Via Tempone del Castello resta chiusa. La strada principale di accesso alla discarica di Macchia Soprana a Serre continua ad essere off limit. È questo il risultato di una lunga giornata di botta e risposta (a distanza) tra il sindaco Palmiro Cornetta e il commissario liquidatore del Consorzio di bacino Salerno 2, Giuseppe Corona. Oggi è previsto l’ennesimo round del braccio di ferro mentre il sindaco Cornetta sfodera tutte le armi in suo possesso per evitare l’arrivo dei rifiuti sul proprio territorio. Una guerra combattuta su due fronti: in campo e in tribunale. Ieri mattina, difatti, i legali del Comune hanno impugnato dinanzi ai giudici del Tar il piano provinciale redatto dalla giunta Cirielli. «Daremo battaglia in tutte le sedi legali», annuncia il primo cittadino. La giornata inizia presto. Per tutti. Cornetta arriva prima delle 8 al Comune. I tecnici del Consorzio (un ingegnere geostrutturista, un geologo e due geometri) poco prima delle nove sono già a Serre per «prendere in consegna» il tratto di strada interrotto che consentirà l’accesso alla discarica dei camion. Ma la loro attesa è vana, secondo quanto riferiscono dal Consorzio. Solo alle 11 inizia la querelle tecnica. Da una parte il Comune che non «può rimuovere il cantiere per mancanza di fondi», dall’altro il Consorzio che non accetta la consegna della strada transennata. Inizia il giro di telefonate. Coinvolti, a distanza, anche prefettura e assessorato regionale all’Ambiente. La discussione tra i tecnici va avanti per ore, come in un gioco al rilancio. L’ordinanza del sindaco Cornetta è chiara: la consegna della strada transennata sulla quale il Consorzio dovrà eseguire i lavori e la manutenzione. Il commissario Corona non accetta: può procedere ai lavori temporanei per la riattazione della tratta ma non può prendere in gestione una strada, dove si verifiano tanti movimenti franosi, e che dopo l’emergenza rifiuti non servirà più al Consorzio. La discarica «Io ho fatto ciò che mi è stato chiesto dalla Prefettura rispettando la legge - sbotta in serata Cornetta - anche perchè l’accordo con il prefetto era chiaro: apro la strada per consentire il prelievo del percoalto da smaltire. E ribadisco, solo per il percolato». «Non posso accettare di prendere in consegna una strada sulla quale insiste un cantiere del Comune, sarebbe violazione di proprietà - risponde a distanza il commissario Corona - il sindaco provveda a rimuovere le transenne e noi procederemo subito con dei lavori di sistemazione provvisoria, chiudendo le buche con ghisa e blocci di pietre, e disponendo un senso di marcia alternato su un’unica corsia». «Non si sono voluti prendere alcuna responsabilità. La colpa è loro se la strada resta chiusa», gli fa eco il primo cittadino di Serre. «Tutto ciò è assurdo, credo che il sindaco stia prendendo in giro tutti con questi provvedimenti che non hanno senso», gli risponde Corona. Intanto dall’ufficio stampa del Comune arriva un comunicato. «I cittadini di Serre non desistono, nessuna resa contro la riapertura di Macchia Soprana, rispettiamo le istituzione e pretendiamo altrettanto rispetto», precisa nella nota il sindaco. «A chi immagina o suppone una resa dei miei concittadini – chiosa - non sa e non conosce lo spirito dei serresi che quando vedono messi in gioco la salute ed il proprio territorio si compattano al di là di ideologie politiche. Basti ricordare la protesta silenziosa e civile del 2007 durata otto mesi e che ha visto l’intera cittadinanza partecipe e vigile». Quindi chiarisce ulteriormente la questione Macchia Soprana e transito camion: «Il prefetto di Salerno, con una lettera ha comunicato il ripristino del transito dei camion per il trasporto di percolato – ripete ufficialmente nella nota - rispettiamo ed obbediamo alla lettera del prefetto quale somma istituzione, ma chiariamo che il transito sarà ristretto esclusivamente al trasporto del percolato e non dei rifiuti. In merito a quanto richiesto dal prefetto chiediamo l’immediata messa in sicurezza della zona, ancor prima della riapertura della strada, da troppi mesi disattesa».

I residenti «Siamo soli a combattere la guerra»

Si sentono invece abbandonate le sei famiglie che risiedono ad appena 500 metri di distanza dal sito di Macchia Soprana. Come Mario Villani e la sua famiglia. La nipotina, Giada, quattro anni, è nata quando la discarica è stata aperta e ora sua figlia è in attesa di un altro bambini. Trascorrono la loro giornata a fare le vedette, pronti a prendere l’auto e andare sul posto per «verificare» chi e perché arriva. «La verità - dice Villani - è che questo è soltanto un problema nostro. E questa volta ci sentiamo soli nella battaglia. Anche se ci mettessimo davanti ai camion per impedire loro il passaggio credo che passerebbero sopra ai nostri corpi». Intanto al sito, per ora, vi è soltanto un guardiano che controlla area e mezzi meccanici,

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