"Solidarietà dall'Irpinia, ora la svolta a Napoli"

Sibilla martedì a Roma per definire i ristori ad Avellino, Ariano e Savignano: oltre 15 milioni
28 novembre 2010 - Martino Lauri
Fonte: Il Mattino Avellino

Pero Spaccone Il via libera del presidente Giorgio Napolitano al decreto legge del governo sui rifiuti conferma che l’area di Pero Spaccone, sul Formicoso, è stata cancellata dall’elenco delle possibili discariche, come Cava Vitiello a Terzigno e Valle della Masseria in provincia di Salerno. L’Alta Irpinia può essere soddisfatta per il risultato conquistato e difeso Oltre quindici milioni di euro come ristoro per i Comuni di Ariano, Savignano e Avellino. In pratica, le tre realtà territoriali che ospitano le due discariche e lo Stir. Dopodomani, alle 15, è in programma a Roma l’incontro al ministero dell’Ambiente con il presidente Cosimo Sibilia e l’assessore provinciale Domenico Gambacorta, per definire le modalità e fare arrivare i soldi. È questo uno dei risultati che ha incassato il presidente della Provincia, Sibilia, nel corso dell’incontro con il premier Silvio Berlusconi a Napoli. Non solo: l’articolo uno del decreto legge sui rifiuti cancella il sito del Formicoso tra quelli individuati per l’eventuale realizzazione di nuove discariche. «Le popolazioni che hanno sopportato e sopportano sacrifici notevoli finalmente ricevono il ristoro economico da tempo atteso», dichiara il numero uno di Palazzo Caracciolo. La comunità di Ariano, Avellino e Savignano aspettano da circa due anni le compensazioni. Il ristoro fu inserito nel decreto legge 123 del 2008, ma finora dei fondi neanche l’ombra. Ora il via libera. «A dimostrazione che la nostra attenzione è massima per tutte le aree del territorio, senza distinzioni», aggiunge Sibilia che ha spinto fortemente per escludere Andretta dai siti previsti quali sede di nuove discariche in Campania. A questo punto, però, c’è da dare altra solidarietà a Napoli e alla sua provincia per uscire dall’emergenza. Ancora una volta per quantitativi e tempi limitati: 250 tonnellate di rifiuti da conferire a Pustarza, fino al 15 dicembre prossimo. In soccorso di Napoli anche le altre province campane e le regioni. Pianodardine Compensazione anche per Avellino, dove si trova lo stabilimento di tritovagliatura e imballaggio dei rifiuti, lo Stir, ex Cdr. Per l’impianto di Pianodardine come per le discariche di Difesa Grande ad Ariano Irpino e di Pustarza a Savignano ci sarà un intervento finanziario la cui entità verrà definita martedì nell’incontro che Sibilia avrà al ministero dell’Ambiente «Per l’ennesima volta non ci sottrarremo al senso di responsabilità. Si tratta di rifiuti controllati. Peraltro noi spediremo al termovalorizzatore di Acerra lo stesso quantitativo di cdr che si produce allo Stir di Pianodardine», spiega il presidente. Nello stesso tempo, però, Sibilia non risparmia critiche ai colleghi amministratori napoletani. A suo dire quella provincia e, soprattutto, il capoluogo «non possono non pensare di organizzare a stretto giro di tempo un sistema di raccolta differenziata. Ogni qualvolta che Napoli va in crisi l’emergenza coinvolge l’intera regione, anche realtà virtuose come la nostra. È assolutamente necessario che ci sia una svolta, non è possibile camminare sempre sul filo del rasoio dell’emergenza: si rischia di vanificare gli sforzi che si compiono e tornare puntualmente al punto di partenza». I quantitativi di rifiuti destinati a Pustarza dal napoletano non intaccheranno il ciclo disegnato in Irpinia. Difesa Grande Il ristoro finanziario, la cui entità verrà stabilità nel corso dell’incontro fissato martedì al ministero dell’Ambiente, riguarderà anche le discariche chiuse, come quella di Difesa Grande ad Ariano Irpino: la cifra complessiva ipotizzata è di oltre 15 milioni di euro. All’incontro parteciperanno Sibilia e Gambacorta A Savignano fino a metà del 2009 sono giunte fino a mille tonnellate giornaliere. A sbloccare l’impasse napoletana ha contribuito notevolmente la riapertura della discarica salernitana di Macchia Soprana. Sibilia chiarisce la ratio della decisione di dare altra solidarietà alla comunità partenopea: «Abbiamo finalmente registrato un segnale di svolta per la risoluzione del grave problema partenopeo. Ma, ribadisco, ho detto al premier Berlusconi, al governatore Caldoro, al prefetto e al presidente Cesaro della necessità di invertire la rotta sul percorso della raccolta differenziata. Altrimenti ogni sforzo sarà vano. Serve impegnarsi seriamente per la svolta definitiva». Insomma, Sibilia non fa sconti ai colleghi amministratori della provincia di Napoli, ancora soffocata da migliaia di tonnellate di immondizia. Sempre nel corso del vertice con Berlusconi sono stati definiti i pagamenti che spettano a «IrpiniAmbiente», la società provinciale che si occupa di rifiuti. Sarà direttamente la società di Napoli, la Sapna, a pagare le spettanze arretrate e i nuovi conferimenti presso lo sversatoio di Savignano. E ciò al fine che si eviti un aggravio di costi per la popolazione irpina.

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