Serre, 300 tonnellate di rifiuti al giorno

Asemblea in piazza contro l'apertura della discarica. I cittadini "Siamo delusi e stanchi"
28 novembre 2010 - Petronilla Carillo
Fonte: Il Mattino Salerno

Assemblea a Serre Serre. «Siamo diventati freddi. Siamo troppo delusi. Da tutti». In piazza Vittorio Veneto, già prima dell’assemblea convocata dal sindaco Palmiro Cornetta, soltanto chi è impegnato in politica parla di rifiuti e di Macchia Soprana. «Parteciperemo all’incontro - dicono alcuni- ma solo per sentire, per capire cosa sta succedendo». L’incontro inizia tardi rispetto alla tabella di marcia. E la gente arriva poco alla volta. Non c’è la folla delle grandi occasioni nella palestra delle scuola comunale, un centinaio o poco più i presenti. Non ci sono tutti quei cittadini che, appena sei anni fa, ospitarono Bertolaso per gridare il proprio no a Valle della Masseria. «Arriveranno -assicura il sindaco Cornetta - quando ce ne sarà bisogno i serresi reagiranno». E poi, prima dell’incontro, confida: «Farò battaglia. Vogliono la guerra? L’avranno». Ma i segnali che arrivano dai suoi concittadini non sono buoni. Quando legge il decreto con il quale si elimina Valle della Masseria dall’elenco dei siti da adibire a discarica non scatta l’applauso dei suoi concittadini. «Siete con me? - chiede il primo cittadino - in altri tempi avreste gioito. Certo, credo che i problemi non siano ancora finiti...». E presenta i ricorsi, lettere scambiate con il Consorzio di bacino, con il prefetto, con la Provincia, con la Regione. Tra i fogli, anche uno stralcio delle intercettazioni telefoniche di Guido Bertolaso quando si discuteva ancora di realizzare l’impianto a Valle della Masseria. È un fiume in piena Cornetta. Lancia accuse: «Ci porteranno i rifiuti di Battipaglia e allo Stir ci sono 300 tonnellate di Napoli. Le porteranno qui da noi». Usa parole forti, parla di «arroganza delle Istituzioni», «metodi fascisti del Governo», di «bugie di Cirielli». Quindi: «Andremo avanti con denunce e saremo in prima fila su tutti i fronti di battaglia. Siamo pronti anche a reagire fisicamente se necessario come già fatto. Difendere Macchia Soprana è più semplice che difendere Valle della Masseria. Il sito va messo in sicurezza subito, senza altri rifiuti». Nessuno reagisce, nessuno parla. Ascoltano tutti in silenzio le ”comunicazioni” del loro sindaco. Poi, dopo 45 minuti di monologo (o quasi) la riunione finisce. I cittadini, pur invitati a parlare tacciono. Molti, ad incontro finito, sussurrano: «L’altra volta decidemmo di fare una fiaccolata, è stata un flop. Meglio stare zitti, a cosa serve parlare?». Giovan Battista Chiaviello abita a poche centinaia di metri dalla discarica e dice: «Chiedevamo un presidio distaccato del Comune in zona per dimostrare la vicinanza ali cittadini. Non lo abbiamo mai avuto. Ora si viene a esultare per Valle della Masseria quando abbiamo il morto in casa». Sul piede di guerra sono solo, e soprattutto, le sei famiglie che risiedono ad appena 500 metri dalla discarica di Macchia Soprana. Sono loro i più arrabbiati. E si sentono soli. «La verità - dicono alcuni - è che questo è solo un nostro problema». Intanto anche all’interno della maggioranza che amministra il comune c’è chi scalcia contro Palmiro Cornetta. Emiliano De Angelis e Giovanni Del Sozzo, rispettivamente segretario cittadino e consigliere comunale di Rifondazione comunista, ammettono: «Siamo in opposizione nella nostra stessa maggioranza. Cornetta deve rendere conto a tutti i cittadini come sono stati spesi questi soldi. Abbiamo preparato un’interrogazione perchè vogliamo capire come sono stati spesi i sette milioni di ristoro avuti dal Comune. Due di questi milioni sono arrivati prima di agosto». Quindi: «Anche perchè i soldi che sono stati dati come indennità alle trenta famiglie che vivono ai margini del sito, sono una minima parte del ristoro ottenuto dall'amministrazione». Trenta le famiglie ”risarcite”, alcune (la maggior parte) ha ottenuto 1500 euro altre (appena una decina), 4500. Di questi soldi mille euro sono in buoni spesa nelle diverse attività commerciali della città.

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