Medici-sentinella, da martedì si vigila sulle malattie

Pericolo igienico-sanitario in campo 57 camici bianchi
Greco: ma il rischio è minimo
28 novembre 2010 - Marisa La Penna
Fonte: Il Mattino

Sono cinquantasette. E scenderanno in campo martedì. Sono i medici sentinella che vigileranno sulla diffusione di eventuali malattie generate dall’emergenza rifiuti. La decisione è stata adottata nella tarda serata di venerdì al termine della prima riunione tra la commissione per l’ambiente e la salute dell’Ordine dei Medici di Napoli. Un summit - presieduto da Gabriele Peperoni, coordinato da Fulvio Turrà, pediatra di libera scelta, a cui ha partecipato il professor Donato Greco, coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico Regionale teso a fare il punto sull’emergenza sanitaria in piena crisi rifiuti. Al confronto ha preso parte anche Loredana Musmeci dell’Istituto Superiore Sanità. Nel corso dell’incontro, dopo aver convenuto tutti sulla necessità che l’emergenza rifiuti debba trovare la più immediata soluzione, si è deciso di avviare un programma di vigilanza sanitaria, condividendo il protocollo predisposto recentemente dalla Regione, d’intesa con l’Istituto Superiore di Sanità, le università, le strutture dipartimentali delle Asl preposte alla tutela dell’ambiente ed esperti di settore. Il protocollo, lo ricordiamo, prevede, appunto, l’attivazione di un servizio di sorveglianza territoriale con l'istituzione di una larga ed efficace rete di medici-sentinella per di monitorare l'andamento di patologie eventualmente collegabili con l'emergenza-rifiuti. «Avevamo nel 2008 la crisi rifiuti. Adesso siamo travolti nuovamente da analoga crisi» commenta il professor Donato Greco. E aggiunge: «Le discariche sono piene, non ci sono alternative e comunque il rischio salute tra i rifiuti urbani è inesistente o minimo». «In ogni caso - ha proseguito Greco - siamo qui per attivare una vigilanza speciale ad hoc, grazie alla collaborazione dei medici dei servizi di prevenzione e degli ospedali campani. Scientificamente parlando non ci sono rischi, ma la percezione c'è. La percezione è un disagio di cui l'autorità pubblica deve rispondere al cittadino. Questo disagio tra l'altro è ben motivato perchè vivere intorno a maleodoranti mucchi di spazzatura non è una cosa bella. C'è un danno psicologico, d’immagine educazionale». A dirsi soddisfatti dell’iniziativa sono i rappresentanti sindacali dei medici di famiglia. Giuseppe Tortora, vicesegretario nazionale dello Smi (sindacato medici italiano) ha, infatti, dichiarato: «L’istituzione dei medici sentinella è fondamentale per monitorare tutti i quartieri e la provincia grazie alla capillarità dei medici di famiglia. Il rischio igienico-sanitario per le malattie gastroenteriche, dermatologiche e respiratorie non va sottovalutato. Come medici di famiglia siamo contenti di poter dare il contributo alla città, sperando che i vertici della Asl Napoli 1 tengano conto di questo nostro impegno». E Gennaro Caiffa, leader dello Snami: «Prendo atto con soddisfazione dell’attivazione della vigilanza sanitaria sull’emergenza Rifiuti nella Regione Campania come da noi richiesta. E ringrazio l’Ordine dei Medici di Napoli per il ruolo svolto. Siamo disponibili da subito a collaborare alla rete dei ”medici sentinella”» I 57 medici sentinella che lavoreranno su Napoli e provincia dovranno segnalare i casi di sindrome gastrointestinale, quelli di sindrome itterica acuta, nonchè i casi di patologia cutanea a probabile etiologia infettiva.

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