Carovana di camion dal Nord scatta l'"operazione Natale"

Crepe nel fronte del "no" leghista. Pronta la raccolta straordinaria
28 novembre 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Cinque ore di riunione e decine di telefonate per varare un piano in tre punti e far uscire in quattordici giorni Napoli dall’emergenza. Un piano, quello messo a punto da Berlusconi durante il summit di venerdì in prefettura che già comincia a dare qualche frutto: ieri sono arriva i primi compattatori messi a disposizione da alcuni comuni italiani mentre bisognerà aspettare ancora qualche giorno per far partire i carichi diretti in Puglia dopo il sì del governatore Nichi Vendola ad accogliere 50 mila tonnellate di rifiuti. A Vendola sono andati i ringraziamenti del governatore Stefano Caldoro che ha detto: «I campani sapranno ricambiare». Segnali positivi che ieri hanno fatto dire al premier: «Ora sono assolutamente tranquillo. Ieri a Napoli ho detto che in due settimane ripulirò la città. Credo che ce la faremo a ripulirla in molto meno tempo e così restituirò alla città il decoro che merita». Il piano di Berlusconi parte dalla scelta, formalizzata nel decreto firmato venerdì dal presidente Napolitano, di non aprire, almeno per il momento, nuove discariche in Campania e mira a portare altrove in tempi rapidi la spazzatura accumulata nelle strade di Napoli nelle ultime settimane a causa della mancanza di siti di smaltimento. Di qui l’accordo con le Province di Avellino e Caserta che hanno accettato di far sversare nelle loro discariche 250 tonnellate al giorno per 15 giorni ottenendo in cambio la possibilità di portare al termovalorizzatore di Acerra la propria frazione secca. I trasferimenti dovrebbero cominciare già da domani. Per raccogliere in fretta i rifiuti saranno necessari più camion di quelli che l’Asia ha a disposizione, considerando, tra l’altro, che molti mezzi sono stati danneggiati negli scontri di Terzigno: Berlusconi ha chiamato personalmente i sindaci di moltissime città in un vortice di telefonate che hanno dato subito risultati interessanti. Da Milano arriveranno sette compattatori. Dopo le sollecitazioni del sindaco Moratti, l’Azienda milanese di servizi ambientali (Amsa, del gruppo A2A che già gestisce il termovalorizzatore di Acerra), si è messa in contatto con i vertici dell’Asia anche per stabilire se i camion saranno inviati a Napoli anche con il personale incaricato di guidarli. In campo è già sceso anche il primo cittadino di Torino, Sergio Chiamparino, che è anche presidente dell’Anci: «Mi sono subito attivato per rendere disponibili alcuni mezzi - spiega il primo cittadino - Due possono essere mandati subito senza pregiudicare la nostra raccolta rifiuti, e stiamo lavorando per trovarne ancora qualche altro». Altri compattatori arriveranno da Bari e Firenze. «Sono stato contattato da moltissimi comuni - spiega l’assessore all’Igiene del comune, Paolo Giacomelli- e da lunedì arriveranno 30 automezzi, che ci consentiranno una raccolta straordinaria». Per portare i rifiuti fuori regione il ministro Raffaele Fitto ha convocato i governatori per lunedì. E già il fronte del Nord, che si era schierato compatto contro l’ipotesi di aprire impianti e discariche alla Campania, comincia a mostrare qualche crepa. Ieri infatti il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha fatto sapere: «Sono a capo di una giunta che ha sempre tenuto posizioni responsabili, lo farà anche questa volta». Un mezzo sì è arrivato anche da Renata Polverini (Lazio) che ha detto: «Noi, per senso di solidarietà e responsabilità, nei giorni scorsi abbiamo offerto disponibilità ad accogliere i rifiuti provenienti dalla Campania, a patto che lo facciano tutte le Regioni».

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