Da «Cittadinanzattiva» esposto sul rischio salute

Chiesta una verifica sui costi sanitari alla Corte dei Conti
27 novembre 2010
Fonte: Il Mattino

Nelle strade di Napoli e provincia tonnellate di rifiuti abbandonate a poca distanza da abitazioni, scuole, uffici pubblici e ospedali, con il rischio di una grave situazione igienico-sanitaria. Cittadinanzattiva Campania ha richiesto, con un esposto alla Commissione Europea, di vigilare sulla normativa comunitaria ambientale, affinché i rifiuti siano recuperati e smaltiti senza rischi per la salute e senza arrecare pregiudizi all'ambiente, con un piano integrato di smaltimento dei rifiuti eco-compatibile. Una richiesta di verifica sui costi di gestione, in particolare sulle ricadute sul sistema sanitario, è stata poi inviata alla Corte dei Conti. «Vista la perdurante violazione della direttiva europea sui rifiuti - ha dichiarato Carlo Caramelli, presidente regionale di Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato - abbiamo inoltrato un dettagliato esposto alla Commissione Europea. Cittadinanzattiva ha sollecitato le Istituzioni, comunitarie e nazionali, per sostenere politiche di incentivazione alla riduzione dei consumi, per una raccolta differenziata spinta e per l'utilizzo di impianti che si avvalgono di "tecnologie pulite" nella trasformazione e riciclo dei materiali, di gran lunga più convenienti rispetto alla termovalorizzazione e, nel contempo, utilizzare il meno possibile le discariche, perché rappresentano la soluzione peggiore per l'ambiente. Se tutto questo fosse concretamente attuato in Campania, potrebbero essere finalmente ripristinate le condizioni di normalità per la tutela della salute, per la salvaguardia ambientale e per promuovere risparmio energetico». Continua poi il presidente Caramelli: «Abbiamo anche chiesto alla Corte dei Conti di verificare la gestione contabile dell'emergenza in Campania ed eventuali danni all'erario, in particolare nel servizio sanitario regionale, causato da cure di patologie connesse all'inquinamento ambientale».

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