I commercianti non riciclano Pioggia di multe

Controlli dei vigili, 26 contravvenzioni
E negli uffici compaiono i bidoncini
27 novembre 2010 - Ciro Pellegrino
Fonte: Il Mattino

Bidonni per raccolta differenziata Ordinanza antiemergenza rifiuti del Comune, fioccano le prime multe. A 24 ore dalla firma dell'atto che impone ai commercianti norme più rigide nella gestione dei rifiuti organici e agli uffici aperti al pubblico ( istituzionali o privati) l'obbligo della raccolta differenziata, la polizia municipale «pizzica» i primi inadempienti. Giovedì gli uomini guidati da Luigi Sementa avevano iniziato a notificare l'ordinanza firmata dal sindaco Rosa Russo Iervolino alla piccola e media distribuzione. E dopo 2.196 notifiche, i caschi bianchi hanno iniziato a fare le multe: il bilancio è di 76 contravvenzioni, elevate nelle zone di Soccavo, Poggioreale Avvocata e al centro storico. A farne le spese per lo più operatori mercatali (mancato deposito dei cartoni agli orari e nei modi indicati) e ambulanti. Per tutti una salata «sfogliatella»: l'ordinanza dispone l'applicazione delle sanzioni nella misura massima prevista. Dunque buttare imballaggi cartacei non piegati e non a bordo strada costerà ai malcapitati esercenti ben 619 euro, come da regolamento comunale Bidoncini per raccolta differenziata nelle banche . Ma ieri è stato anche il giorno della «presa di coscienza» per gli uffici pubblici e per tutte le strutture aperte al pubblico: banche, poste, ospedali, sedi comunali e regionali, devono avere gli appositi contenitori per la differenziata. Si sono messi in regola? Non tutti. Nella sede del Giudice di pace all'ex caserma Garibaldi di via Foria, ad esempio, i bidoncini bianchi ci sono. Ma sono letteralmente sommersi da carta e cartone in surplus. «Con la pioggia di questi giorni - spiegano alcuni avvocati in uscita dall'ufficio - i cartoni sono diventati una poltiglia informe, bisogna anche stare attenti a non scivolare». Se per molti il dispositivo arriva come una novità, c'è da dire che i contenitori per la carta sono presenti, e già da un po’, ad esempio nelle sedi delle Municipalità napoletane, che hanno al loro interno gli sportelli dell'Anagrafe, quelli che utilizzano più modulistica cartacea. Anche al Comune, nel Palazzo San Giacomo, c'è una lunga fila di cassonetti per differenziata e multimateriale. Tuttavia, dietro i cassoni, una «microdiscarica» composta da sedie rotte e vecchie suppellettili rivela che l'emergenza non risparmia nemmeno la principale sede dell'attività amministrativa cittadina. «Ho scritto a tutti i responsabili delle nostre sedi, centrali e periferiche - dice Gennaro Nasti, assessore all'Ambiente - per far sì che tutti i nostri uffici, nessuno escluso, rispettino alla lettera l'ordinanza. Dobbiamo dare il buon esempio». L'ordinanza E se alle Poste Centrali di piazza Matteotti già da ieri campeggiavano bidoncini color giallo davanti ai Postamat e allo sportello modulistica, molti istituti di credito si sono fatti prendere alla sprovvista: su via Toledo quasi nessuna banca aveva i bidoni per gettare la carta da riciclare. Le farmacie, invece, sono da tempo provviste di contenitori per i medicinali scaduti. «Spesso però - ammette un titolare - nel bidoncino finiscono anche cose come bottigliette in plastica e alluminio». In alcuni ospedali del centro, la situazione è la stessa: raccoglitori per la carta, la plastica, i medicinali scaduti e l'indifferenziata. In molte strutture della Asl Napoli 1 contenitori per la raccolta differenziata di carta e toner, per gli uffici amministrativi, sono presenti già da tempo. All'interno delle facoltà universitarie raggiungibili percorrendo una via Mezzocannone sommersa dalla spazzatura, si raccoglie la carta. In alcune aule studio ci sono anche i contenitori per l'indifferenziata e la plastica. I ragazzi, però, sono scettici: «Dopo aver raccolto i rifiuti differenziati - è la domanda di molti studenti - che fine fanno?».

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