Macchia Soprana, discarica off limits impraticabili le strade d’accesso

Gli ostacoli: lavori in corso, curve pericolose e un divieto di passaggio per i camion
27 novembre 2010 - Petronilla Carillo
Fonte: Il Mattino

Il sindaco-masaniello Protagonista della rivolta di Serre, Palmiro Cornetta, si dichiara pronto a dare battaglia. Ha già dichiarato guerra diffidando il commissario Corona a non poter fare i lavori sulla strada. Rifiuti, la discarica di Macchia Soprana resta isolata. L’impianto che, tecnicamente, potrebbe funzionare da subito è off limit a causa dell’impraticabilità (tecnica e amministrativa) delle tre vie di accesso. Anche qualora arrivasse il via libera per lo sversamento, ci vorrebbero almeno sette giorni per poter mettere in sicurezza la strada principale, sul territorio di Serre, e due milioni e mezzo di euro di ristoro ambientale da versare subito sul conto corrente del Comune di Postiglione. Sulle stesse strade, difatti, c’è una guerra di carte bollate tra i due Comuni e il Consorzio di bacino Sa2 che gestisce l’impianto. Intanto rischia di esplodere la «bomba» dal punto di vista ambientale per le difficoltà di raccolta del percolato. I camion del Consorzio Sa2 hanno difficoltà a raggiungerlo: tutta colpa del cantiere aperto dal Comune di Serre su una delle principali vie di accesso ma anche dell’ordinanza del sindaco di Postiglione, Il confinante Pietro Pellegrino, primo cittadino di Postiglione, ha emesso una ordinanza che prevede il divieto di passaggio dei camion sulla strada di accesso al sito e che è di proprietà del suo Comune. Pietro Pellegrino, che vieta il passaggio ai mezzi di peso superiore a 7,5 tonnellate per l’arteria che rientra nel suo territorio e che sarebbe l’unica alternativa viaria. Ci sarebbe anche una terza strada, sempre nel territorio di Serre, via Fontana della noce ma questa non è mai stata presa in considerazione. Si tratta di un’arteria di duemila metri di lunghezza con tre tornanti e una pericolosa curva a gomito che rende difficili le manovre ai camion. «Tutto ciò è assurdo», dice il commissario liquidatore del Consorzio, Giuseppe Corona, il quale ha già presentato due diffide in procura nei confronti dei due sindaci «ribelli». E aggiunge: «A Terzigno è intervenuta la procura quando il primo cittadino si è rifiutato di far passare i bilici. Solo qui nessuno interviene. Eppure i due primi cittadini rischiano una denuncia penale per disastro ambientale». In effetti il percolato è tenuto sotto controllo grazie all’intervento di tecnici del Consorzio che utilizzano camion di piccole dimensioni per il prelievo. Piccole dimensioni ma costi ovviamente superiori di smaltimento se si considera che, per bonificare l’area occorrono più viaggi. Anche i carabinieri del Noe stanno eseguendo controlli sulla discarica su mandato della procura. Nei giorni scorsi a sollecitare la chiusura del cantiere sulla strada serrese è stato anche il presidente della Provincia Edmondo Cirielli con una telefonata al prefetto Sabatino Marchione. Il commissario Giuseppe Corona, commissario liquidatore del Consorzio Sa2, chiede un intervento della procura per riaprire le strade per poter, quanto meno, procedere con il recupero del percolato. Il massimo rappresentante del Governo sul territorio ha, a sua volta, sollecitato il primo cittadino Palmiro Cornetta. Secondo i tecnici del Comune di Serre, invece, vi sarebbero dei «problemi» alla conclusione del cantiere che insiste su un fronte di strada di circa duecento metri per un’area cantiere di 400 metri quadrati dove sarebbero in corso lavori per la sostituzione di un tubo dell’acquedotto. Lavori che, stando a quanto citato sul cartello, sarebbero iniziati prima dell’alluvione che ha colpito il Salernitano due settimane fa e che sarebbero stati interrotti proprio a causa delle pessime condizioni metereologiche. La strada, via Tempone del Castello, si snoda su due tratte. La prima riguarda l’asse che dalla Provinciale 488 porta a località del Bosco dove inizia la seconda tratta, via Macchia. Anche su quest’ultima vi sarebbe stato un fronte di frane sistemato nel giro di pochi giorni dal Consorzio. Quelli che tardano, invece, sono i lavori di competenza del Comune. Ci sarebbe poi una terza via di accesso al sito di Macchia Soprana: via Terzo di mezzo, in territorio di Postiglione. Il sindaco Pellegrino un paio di mesi fa ha emesso un’ordinanza di divieto di passaggio per i camion di peso superiore ai 7.5 tonnellate. Provvedimento, questo, che rende possibile l’attraverso solo ai bilici vuoti. Il primo cittadino è anche lui sul piede di guerra: il Comune non ha ancora ottenuto il ristoro di due milioni e mezzo di euro pattuiti due anni fa con il commissariato di Governo. Il sindaco, inoltre, ritiene che, essendo il sito confinante con alcune abitazioni del proprio territorio, anche Postiglione avrebbe diritto ad un giusto risarcimento. Come Serre, a cui sono stati destinati 15 milioni. Cinque di questi disponibili subito se Cornetta consentirà il passaggio dei camion consentendo l’apertura di via Tempone del Castello con senso di marcia alternato.

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