L'Asìa: lasciateci sversare a Caserta e Avellino"

"Ci sono discariche che possono accogliere ancora un milione di tonnellate". A Londra un cartoon sui rifiuti
26 novembre 2010 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Napoli tra i rifiuti La buona notizia è che la monnezza in strada non cresce, anzi ogni tanto diminuisce, oggi invece di trovarne 3000 ne troveremo 2700 di tonnellate. La cattiva notizia è che la cura per il malato Napoli è di là da trovare. La sostanza è che nessuno sa dove gettare questi rifiuti. Anzi, Daniele Fortini, l’amministratore delegato di Asìa afferma: «Ci sono discariche che pososno accogliere ancora un milione di tonnellate, a Napoli e provincia ce ne sono 10mila a terra perché non ci lasciano andare a sversare?». Domanda che trova una risposta nella non solidarietà ma soprattutto nella legge 26 che prevede la provincializzazione d Una «dolce» protesta contro l’emergenza. Una torta a tema: un cassonetto stracolmo. È l’idea del pasticciere Angelo Biglietto, di via Giacinto Gigante, e del figlio Raffaele. ei rifiuti, ovvero ciascuno deve badare alla sua spazzatura. In verità la questione delle discariche che hanno ancora una notevolissima capienza in queste ore è stata sollevata da Palazzo Salerno dove c’è ancora un pezzo della struttura del sottosegretariato  all’emergenza. E conti alla mano la capacità è di 1,2 milione di tonnellate. Di quali siti si tratta? San Tammaro nel casertano e in Irpinia. Sarà per questo che dal Comune, con l’assessore Paolo Giacomelli è arrivato un appello al presidente della Regione Stefano Caldoro che ha il potere di decidere i flussi di smistamento della spazzatura. «Chiediamo a Caldoro - dice - unica autorità che può farlo di ripetere l’ordinanza urgente del 26 ottobre scorso, con la quale ha chiesto alle altre province di accogliere la quantità tritovagliata che esce dagli stir di Tufino e Giugliano». I disoccupati del progetto Bros, autori nei giorni scorsi di clamorose proteste, hanno lanciato ieri un'iniziativa: l'avvio della raccolta differenziata autogestita dei rifiuti in pieno centro. Appello che al momento non è stato ancora accolto. Situazione dunque ancora disperata ma soprattutto senza prospettive. Un paradosso considerando il fatto che ci sono invasi capaci di prendersi 1 milione e 200mila tonnellate di rifiuti. Così la monnezza di Napoli sta facendo il giro del mondo. A Londra Lapo Melzi, un cineasta italiano che ha trovato il successo negli Usa, sta girando un film d’animazione sull’emergenza. Napoli sommersa dai rifiuti non piace ai senzalavoro. I disoccupati del progetto Bros lanciano quindi un’iniziativa: l’avvio della raccolta differenziata autogestita. Del resto, spiegano, «siamo stati formati per anni a fare la raccolta differenziata è giunto il monento di dimostrare cosa sappiamo fare». I disoccupati attaccano: «Le Istituzioni sono irresponsabili noi vogliamo slavare Napoli». I precari del progetto Bros stanno attuando un presidio in piazza Dante, nel cuore di Napoli, dove hanno collocato anche alcuni sacchetti di immondizia. «Dopo i soldi pubblici spesi per noi, ora siamo disoccupati e la città è piena di immondizia. Un paradosso». Da qui la raccolta autogestita: i disoccupati, spiegano, saranno muniti di pettorina di riconoscimento ed effettueranno già a partire da oggi la raccolta in diversi quartieri».

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