De Luca attacca: senza il Comune niente inceneritore

Il Sindaco di Salerno: "Mi hanno fermato, ora lo facciano nel giardino di Cosentino"
25 novembre 2010 - Carla Errico
Fonte: Il Mattino

«Il termovalorizzatore senza il Comune di Salerno? Lo possono fare nel giardino della casa di Cosentino». Al suo profilo facebook, ieri sera, Vincenzo De Luca affida l’ultimo affondo sulla questione rifiuti. La frase che mancava nel lungo documento diffuso nel primo pomeriggio da palazzo di città. Ch’è già di suo durissimo nei toni.
L’impianto per bruciare l’immondizia a Salerno «non è stato realizzato perchè il Governo e la Regione Campania hanno impedito che ciò accadesse»: così il sindaco risponde a Maurizio Belpietro e «ai cialtroni della politica» che in tv l’hanno accusato di non aver saputo far partire l’opera nel periodo in cui è stato commissario. È una «campagna di falsità e denigrazione», ribatte De Luca lanciando un messaggio preciso al governatore Stefano Caldoro: «Non tollereremo un minuto di più atti ed iniziative amministrative che non respingano nella maniera più netta possibile i tentativi di mistificazione dei fatti che sottendono interessi politico-affaristici sempre più evidenti». Il che significa, anche, che senza il controllo del Comune - e dunque con il bando avviato da Edmondo Cirielli alla Provincia - «la disponibilità ad ospitare e realizzare l’impianto è assolutamente revocata».
Niente termovalorizzatore, insomma. Perchè Salerno non ne ha bisogno: «non è mai stata sfiorata dall’emergenza rifiuti ed è all’avanguardia in Italia». E perchè da quando in Campania le competenze sui rifiuti sono passate alle Provincie hanno «cominciato a pesare i gruppi di potere politico-affaristici che si stanno fortemente agitando in queste ore». Un’«agitazione» che tra l’altro sposta l’attenzione dalla realtà: «Il problema di oggi è decidere dove portare domani mattina i rifiuti di Napoli. Ad oggi non c’è un solo sito disponibile. E questa è responsabilità della Regione Campania e della Provincia di Napoli».
È una rabbia fredda e determinata quella che arma la penna del sindaco. Matura quando diventano finalmente chiare le decisioni del Governo: il decreto legge conferisce poteri al governatore Caldoro «ferme le procedure e gli atti già posti in essere», il che significa salvare il bando di gara di Cirielli, quello contro il quale De Luca combatte. Poi cresce, la rabbia, man mano che esponenti di centrodestra - e il direttore di Libero Belpietro - ripetono: De Luca in due anni da commissario il termovalorizzatore non l’ha saputo fare. Per lui è davvero troppo. La rabbia diventa così replica e insieme contrattacco. Incapace di realizzare l’impianto? «Idiozie». Salerno aspetta ancora un grazie «per aver accettato, quando tutti vergognosamente si defilavano, di ospitare e realizzare» il termovalorizzatore. Con De Luca commissario il Comune è stato «efficiente e operativo». Procedure rapide, poi la gara d’appalto con un unica offerta giudicata irricevibile. De Luca si convince allora che il nodo è stabilire quanti rifiuti finiranno nell’impianto: è una garanzia fondamentale per le imprese concorrenti. Chiede di parlarne con il sottosegretario Gianni Letta, con Guido Bertolaso e Antonio Bassolino. Non accade nulla. E di quel requisito, la certezza sulla quantità di rifiuti, «non c’è ancora oggi alcuna traccia». La conferma che «sono tanti a non sapere - o a far finta di non sapere - di cosa si parla»

Variante urbanistica e decreto da modificare

Si muoverà su un doppio fronte la strategia deluchiana contro la realizzazione del termovalorizzatore secondo il bando di gara fatto proprio dal presidente della Provincia Edmondo Cirielli. In Parlamento il Pd annuncia battaglia sul decreto legge per l’emergenza rifiuti in Campania, arrivando a sollevare dubbi di costituzionalità su alcune norme contenute nel testo del Governo. E tra i deputati in prima linea c’è Fulvio Bonavitacola, vero e proprio alter ego del sindaco Vincenzo De Luca di cui ha «ereditato» lo scranno parlamentare. Sul fronte Salerno, invece, la strategia è già partita con l’avvio delle procedure per varare una variante urbanistica sui suoli di Cupa Siglia individuati per realizzare l’impianto di smaltimento dei rifiuti. In giunta comunale l’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio ha già portato il provvedimento che prevede di destinare quei suoli ad attività artigianali e commerciali. Un atto che è ancora in itinere, ma che rappresenta comunque un ostacolo sulla via della realizzazione in tempi rapidi del termovalorizzatore.

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