Barricate con i sacchetti: «Non ne possiamo più»
Non ci sono i roghi solo perché a Napoli piove così tanto che appiccare il fuoco è impossibile, ma c'è un altro paradosso. I camion che vanno a scaricare a Chiaiano quel poco che possono, alla pesa sversano 850 tonnellate di rifiuti, in realtà sono meno di 700, perché i 150 chili eccedenti è solo acqua pagata al prezzo di 100 euro a tonnellata con là spazzatura che invece cresce, cresce e cresce ancora. Napoli è allo stremo, espressione abusata e inflazionata, tuttavia le cose stanno proprio così, oggi se ne parlerà anche in Consiglio comunale. Ci sarà il processo ai rifiuti e ciascun politico spingerà per mettere sul banco degli imputati il suo avversario. Ma la realtà è fuori dall'aula di via Verdi, si specchia nello sconforto dei cittadini e nella disperazione di chi è costretto a camminare per strade impraticabili: a terra ci sono almeno 3000 tonnellate di monnezza e la gente non ne può più.•Ci sono state altre rivolte dopo quella delle madri dei Quartieri spagnoli. A via Giacinto Gigante, Via Salvator Rosa, nella zona collinare i rifiuti sono stati ammassati lungo le strade e tolti da sotto i balconi e dai marciapiedi perché puzzavano troppo e per attirare l'attenzione di chi deve rimuoverli. ll tour della monnezza porta al Museo Archeologico dove i turisti immortalano enormi montagne di ri - fiuti. Così a Piazza Cavour, via Foria, via Duomo eintutta Napoli. Una situazione drammatica nella quale il sindaco Rosa Russo Iervolino ha varato l'ordinanza che in qualche modo cerca di bloccare la produzione dei rifiuti, soprattutto quelli organici,,alla fonte. Impegnati in prima linea i vigili urbani che avranno l'obbligo di farla rispettare l'ordinanza, ma prima ancora «di lavorare per la prevenzione spiegando che tutti dobbiamo salvare la nostra città» racconta il comandante Luigi Sementa. Di cosa si tratta con precisione? Intanto l'ordinanza è valida solo fino al 31 dicembre e oltre a supermulte fino a 620 euro -la tariffa massima delle sanzioni già in vigore - l'ordinanza prevede la rimozione prioritaria dei cumuli di rifiuti nelle adiacenze delle scuole e degli ospedali e case di cura. Non è finita qui. L'Asia deve provvedere «in modo alternato, alla raccolta in tutti i quartieri della città». Non più raccolta amacchia di leopardo ma un poco iri tutti i quartieri. Una sorta di democrazia del-lamonnezza. Così ovunque ci saràla stessaquantità di spazzatura. Come se abitare ai Quartieri spagnoli e alla Sanità fosse uguale che a Posillipo e via Manzoni dove c'è molto più spazio e maggiore comodità pe ri cittadini. Un'ordinanza varata perché secondo il sindaco «occorre assicurare idonee misure a salvaguardia della salute e dell'igiene pubblica tese al contenimento della produzione di rifiuti e a depotenziare il rischio dovuto alla giacenza degli stessi». Si inquadra in questo contesto uno dei punti dell'ordinanza: «Distribuire prodotti disinfettanti sui cumuli di rifiuti, lavando anche i cassonetti e le aree dove la raccolta si effettua». L'Asia dovrà provvedere alla raccolta dei rifiuti presso i centri commerciali o di grande distribuzione, dei prodotti alimentari defogliati. Il sindaco - inoltre - «dà mandato anche alla Asl di incrementare gli interventi di sanificazione ambientale». Il provvedimento ricorda ai commercianti l'obbligo di liberarsi dei materiali di imballaggio, cartoni, solo dopo la chiusura «e opportunamente ridotti divolume». C'è dell'altro, c'è l'altolà alla plastica: «Obbligo di utilizzazione di bottiglie di vetro per tutti gli esercizi commerciali e gli uffici pubblici e privati». Come dire che i bicchieri monouso sono messi al bando. Il sindaco vieta anche il volantinaggio. I giovani che distribuiscono i manifestini delle offerte dei supermercati perdono anche questo precario lavoro: 50 euro per 10mila pezzi piazzati. Da oggi ai soldi ci deve pensare mammà