Dal piano alle barricate un mese ad alta tensione
Una nuova Pianura. Un mese sulle barricate, per gridare il proprio «no» alla discarica di Chiaiano. Ma quello di ieri è stato sicuramente il momento più duro di una protesta iniziata già da lungo tempo. E che all’inizio di maggio aveva già vissuto un’altra tappa esplosiva, quando alcuni manifestanti avevano rivoltato cassonetti lungo le strade dandoli alle fiamme, rovesciando spazzatura sui binari della metropolitana e sequestrando 9 autobus. La protesta ha poi preso un’altra strada. L’otto maggio migliaia di persone partecipavano al corteo per dire no alla discarica. Mentre i negozi rimanevano con le saracinesche abbassate, apriva il corteo una ragazzina sulla sedia a rotelle, Rossella, 9 anni. Nel 2002, quando aveva un anno, a causa di una malattia genetica - la glicogenosi di tipo due - era destinata a una morte atroce. La malattia le avrebbe paralizzato i muscoli giorno dopo giorno, fino a fermarle il cuore. Ma Rossella vinse la sua battaglia contro la morte grazie a un farmaco sperimentale. Lei è diventata il simbolo della protesta. Ieri il nuovo momento drammatico, dopo la notizia che Chiaiano era tra le dieci discariche da aprire, con lo scontro fisico tra la polizia e i manifestanti scoppiato alle 19.45. La protesta è destinata a proseguire. Le forze dell’ordine resteranno infatti a presidiare il quartiere anche se, assicurano fonti investigative, non c'è nelle prossime ore in programma nessun intervento tecnico sul terreno, come l’avvio delle operazioni di carotaggio, preliminari all'apertura della discarica.