La Bicamerale con Grasso, come contrastare le mafie

Oggi confronto con Pecorella, De Luca, Mancino, Amodio, Di Popolo, Lembo e Lepore
25 novembre 2010 - a.r.
Fonte: Il Mattino Avellino

La Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e gli illeciti ad esso connessi fa tappa ad Avellino, insieme al Procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso. L’occasione è offerta dal convegno, in programma per oggi alle 9,30 presso l’aula magna del Tribunale di Avellino, dal titolo «Rifiuti: norme e riforme per contrastare illeciti e mafie». L’iniziativa è finalizzata, come precisa il senatore del Pd, Enzo De Luca, vicepresidente della Commissione bicamerale di inchiesta, «a evidenziare la necessità di definire una cornice normativa adeguata, univoca e valida su tutto il territorio nazionale, per rendere sempre più efficace la lotta alla criminalità organizzata, che ha il predominio assoluto nei traffici illeciti di rifiuti ed è infiltrata a vari livelli nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani, come rivelano le inchieste della magistratura». Ad aprire i lavori sarà il presidente del Tribunale di Avellino, Massimo Amodio. Quindi ci sarà l’introduzione affidata all’onorevole Gaetano Pecorella, presidente della Bicamerale di inchiesta su rifiuti e illeciti. Poi gli interventi di De Luca e del già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino. Dopo la parola passerà ai magistrati: Angelo Di Popolo, Procuratore della Repubblica di Avellino, Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e Giandomenico Lepore, Procuratore della Repubblica di Napoli. Le conclusioni saranno affidate al Procuratore antimafia Grasso. A moderare la tavola rotonda che si aprirà dopo gli interventi, la giornalista del quotidiano «La Repubblica», Conchita Sannino. «Riteniamo fondamentale, proprio in una fase di nuova emergenza rifiuti come è quella che la Campania sta vivendo per l’ennesima volta, tenere alta l’attenzione e vivo il confronto su quel che bisogna fare per archiviare definitivamente una crisi che rischia di trasformarsi in una crisi di sistema - conclude De Luca - Tra le criticità più allarmanti dell’emergenza rifiuti, che è una questione nazionale e come tale va affrontata, c’è l’infiltrazione delle mafie. Occorre intervenire anche sul piano legislativo con previsioni e disposizioni adeguate. Le illegalità ambientali sono in aumento, l’ecocriminalità allarga il proprio raggio d’azione e amplia i confini dei propri mercati. Non si può far finta di niente, è ora di avviare una riflessione seria e condivisa a partire da schieramenti politici, magistratura ed esponenti delle istituzioni. In quest’ottica il convegno di Avellino segna un avvio, la tappa di un percorso che deve coinvolgere tutta la parte sana del Paese».

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