Rifiuti, troppi ritardi: "La camorra è uin agguato"
«Riteniamo fondamentale, proprio in una fase di nuova emergenza rifiuti come è quella che la Campania sta vivendo per l’ennesima volta, tenere alta l’attenzione e vivo il confronto su quel che bisogna fare per archiviare definitivamente una crisi che rischia di trasformarsi in una crisi di sistema». Il senatore del Pd, Enzo De Luca - rilancia l’allarme. «Tra le criticità più allarmanti dell’emergenza rifiuti, che è una questione nazionale e come tale va affrontata, c’è l’infiltrazione delle mafie. Occorre intervenire anche sul piano legislativo con previsioni e disposizioni adeguate. Le illegalità ambientali sono in aumento, l’ecocriminalità allarga il proprio raggio d'azione e amplia i confini dei propri mercati. Non si può far finta di niente, è ora di avviare una riflessione seria e condivisa a partire da schieramenti politici, magistratura ed esponenti delle istituzioni». Le parole di De Luca, ribadite anche eiri nel corso del sit in davanti a palazzo Chigi con altri parlamentari del Pd, arrivano alla vigilia dell’incontro odierno che molti giudican importante (i parlamentari Pdl s’incontreranno a Roma con Caldoro, ci sarà anche il presidente della Provincia Sibilia) e, soprattutto, della tappa avellinese che la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e gli illeciti ad esso connessi terrà insieme al Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso. L’occasione è offerta dal convegno, in programma per domani alle 9,30 presso l’aula magna del Tribunale, su «Rifiuti: norme e riforme per contrastare illeciti e mafie». De Luca, vicepresidente della Commissione, spiega che l’incontro è finalizzato «a evidenziare la necessità di definire una cornice normativa adeguata, univoca e valida su tutto il territorio nazionale, per rendere sempre più efficace la lotta alla criminalità organizzata, che ha il predominio assoluto nei traffici illeciti di rifiuti ed è infiltrata a vari livelli nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani, come rivelano le inchieste della magistratura». Il convegno si aprirà con i saluti del Presidente del Tribunale di Avellino, Massimo Amodio, e l’introduzione di Gaetano Pecorella, presidente della Bicamerale. Quindi gli interventi di De Luca e del già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino. La parola passerà quindi ai magistrati: Angelo Di Popolo, Procuratore della Repubblica di Avellino, Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e Giandomenico Lepore, Procuratore della Repubblica di Napoli. Le conclusioni saranno affidate al Procuratore antimafia Grasso.