Terzigno in trincea, compattatore travolge i manifestanti
In serata happening con Grillo
La battaglia quotidiana contro gli sversamenti nella discarica Sari inizia con una scena stile Tienanmen, solo che al posto dei carri armati ci sono gli autocompattatori pieni di immondizia. Non certo una novità dalle parti del Vesuvio, tanto meno nei pressi della rotonda di via Panoramica dove, fino a qualche giorno fa, i camion venivano pure bruciati. Ma sono le 11,30 e a quell’ora, secondo i patti, i mezzi dei 18 Comuni della zona rossa, gli unici legittimati a conferire nel sito, dovrebbero essere già in deposito. Ecco perché alcuni cittadini si mettono davanti ad uno di essi ed insistono: non vogliono farsi da parte, vogliono sapere cosa ci fa là il camion, se sta nella lista di quelli autorizzati. L’autista, nervosissimo, non si ferma, anzi tira dritto: in tre finiscono a terra e si fanno anche male. Il camion, invece, prosegue la sua corsa mentre tutti gli altri gridano, annotano il numero di targa, inveiscono contro il conducente. Quest’ultimo dopo qualche ora andrà dai carabinieri a spiegare le sue ragioni: la paura, la tensione, la giornata dura. Ma dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata ci sono andati anche due delle tre persone ferite, presentando una dettagliata denuncia per lesioni personali. Sono entrambi di Boscoreale: si tratta di Giuliana Caichiolo, di 41 anni, che ha riportato ferite alla schiena e Luigi P. 17 anni, che si è fatto male alla mano. Niente di grave (ma per la donna ci vorranno comunque dieci giorni per guarire) ma comunque tanta rabbia. È il 17enne, Luigi, a raccontarlo: «Quel camion doveva fermarsi, è inaudito che non si sia neanche preoccupato di capire cosa ci eravamo fatti». Luigi parla da via Zabatta, a Terzigno, nei pressi del bar «Il rifugio», altro luogo di ritrovo dei manifestanti. È calata la sera e, nonostante la pioggia battente, in centinaia aspettano che da un palco di fortuna parli Beppe Grillo. Il comico genovese ha dato il suo assenso ai gruppi civici di Terzigno per un intervento a sostegno della loro lotta contro la discarica. Prima di lui, però, sul palco sale Ulderico Pesce. Attore e regista lucano, dirige il Centro Mediterraneo delle Arti e ha scritto un libro «Asso di monnezza» (sottotitolo: i traffici illeciti di rifiuti in Italia) che ormai è un cult tra i membri dei comitati. È la seconda volta che viene a Terzigno, ha ormai un suo pubblico di affezionati. Si rivolge ai manifestanti gridando: «Fate bene ad incendiare i compattatori, continuate anche stanotte!». E poi, accuse al sindaco Domenico Auricchio, al premier Silvio Berlusconi, a Nicola Cosentino e all’ex presidente della Regione Antonio Bassolino. Pesce invita alla lotta dura perché: «Tramite la Sari si può arrivare a sversare a cava Vitiello, così i cittadini rimarranno fregati». Finisce che il successivo intervento di Beppe Grillo diventa quasi moderato. Grillo se la prende con chi accetta il voto di scambio («Rovina il Sud») e invita i terzignesi ad attuare una «rivolta intelligente»: «Siete pieni di fantasia, non devo dirvelo io come fare. L’importante è che la smettiate di scagliarvi contro la polizia. Ma anche tra i poliziotti deve prevalere la calma. Ognuno di loro porti un codice identificativo sul casco, così se qualcuno fa il violento viene subito riconosciuto». Il comico annuncia liste alle amministrative di Napoli e invita quelli di Terzigno a fare altrettanto, quando ci saranno le elezioni. Tra il pubblico c’è il leader regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che applaude: «Con lui ci sono molte affinità». Intanto, i comitati distribuiscono volantini contro «sindaci scodinzolanti, politici camorristi e procuratori corrotti». E si preparano ad un’altra notte di proteste.